I gruppi di studenti le cui idee saranno state selezionate per la fase finale avranno la possibilità di lavorare online insieme a un team di professionisti che sta curando la progettazione e realizzazione di un monumento digitale all’interculturalità europea.

Ma cosa vuol dire in pratica?

I nuovi servizi in realtà aumentata consentono letteralmente di sovrapporre una dimensione digitale invisibile a quella visibile a occhio nudo nella quale siamo abituati a muoverci. E’ uno spazio tutto ancora da costruire per trasformarlo in un luogo abitabile dagli esseri umani. Per usare un termine caro alla fantascienza il nostro pianeta sta per affrontare una terraformazione digitale. Però, una immagine vale più di mille parole e un video ancor di più…

Nel video si ipotizza che un visitatore della bella Piazza Don Minzoni di Foligno passeggiando scorga col suo cellulare un portale altrimenti invisibile verso una dimensione-tasca digitale. Si avvicina alla porta, la attraversa e, sempre camminando in realtà per Piazza Don Minzoni (attenzione ai tombini aperti!), comincia a muoversi all’interno di una mostra d’arte digitale. Alla fine, voltandosi, scorge di nuovo la porta che gli consente di tornare al mondo “reale” dello spettro del visibile.

Aggiungo un secondo video, dove compio una passeggiata all’interno di un ipotetico monumento digitale che si materializza all’interno del mio studio. In pochi secondi letteralmente cammino da Roma a Pisa, poi a Foligno e quindi a Londra prima di tornare di nuovo a Roma. Come? Utilizzando portali dimensionali digitali, ovviamente.

Quel che si vede nei due video precedenti sono poco più di bozzetti che il nostro team sta usando per ragionare. Però sono già sufficienti per capire quale contributo si chieda ai ragazzi. In una prima fase immaginare che opere, che luoghi, che esperienze vorrebbero inserire in una mostra o in un sistema di portali come quello che hanno visto come contributo originale a esaltare il valore dell’interculturalità europea. In una seconda fase, lavorare come “ragazzi di bottega” dei maestri nella “fabbrica” del monumento per contribuire ad inserire il proprio pezzettino nel tessuto complessivo dell’opera.

 

Per unirvi all’impresa basta iscriversi al concorso e inviare una buona idea entro il 16 gennaio 2018!

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