LUGLIO 2025

Nel maggio 2025, la Commissione Europea e l’OCSE hanno pubblicato una bozza condivisa del nuovo Framework europeo per l’AI Literacy, destinato a orientare le politiche educative e scolastiche dell’Unione in vista del PISA 2029. Si tratta del più articolato e ambizioso tentativo di definire cosa significhi, oggi, educare le nuove generazioni all’Intelligenza Artificiale.
Come Associazione #DiCultHer, nel far proprie queste indicazioni, abbiamo deciso di assumere questo Framework come riferimento strategico, culturale ed educativo per tutte le attività del prossimo anno scolastico. Non per applicarlo in modo burocratico, ma per interpretarlo alla luce dei diritti, del patrimonio culturale digitale, della cittadinanza attiva e del pensiero critico, in piena coerenza con la Convenzione di Faro e con il Manifesto AI CULTURA.
Anche il nostro volume in preparazione, dal titolo *Coltivare, Educare, Umanizzare*, raccoglie e rilancia questa visione, proponendo una strategia articolata e partecipata per l’adozione dell’IA nei luoghi della scuola, della cultura e delle comunità educanti. Alcune anticipazione dei testi che costituiranno il volume, sono già pubblicati nel n. 15 della nostra rivista “Culture Digitali” :
📌 *Francesco Follo* – **Verità, Cultura, Polis**
Un’educazione digitale che sia ricerca di senso, dialogo interculturale e costruzione della città comune. (https://youtu.be/JydT8C0cQAo).
📌 *Franco Calcagno* – **La scuola come presidio umano e digitale**
Un dialogo profondo sul ruolo della scuola come spazio di cura, presenza e cittadinanza. (https://youtu.be/dlU1p35AICk)
📌 *Sergio A. Dagradi* – **Di archetipi, simboli e IA**
Una riflessione filosofica su come l’immaginario può guidarci nell’era dell’intelligenza artificiale. (https://youtu.be/TP1qB71-cSE)
📌Verso un costituzionalismo digitale: diritti, giustizia e responsabilità nell’era dell’intelligenza artificiale.
Intervista a due voci con Antonio Felice Uricchio (Presidente dell’ANVUR ) e Claudio Caldarola (Avvocato, Presidente GP4AI – Global Professionals for Artificial Intelligence), sui limiti e le opportunità dell’AI Act, il ruolo della fiscalità digitale e la sfida educativa di una nuova cittadinanza digitale. https://www.diculther.it/rivista/verso-un-costituzionalismo-digitale-diritti-giustizia-e-responsabilita-nellera-dellintelligenza-artificiale/
Inoltre, e per tentare di dare senso alle indicazione contenute nel nuovo Framework europeo per l’AI Literacy, le stesse SFIDE di #HackCultura2026 saranno ispirate dai quattro domini del Framework (Engaging – Creating – Managing – Designing AI), offrendo a scuole, docenti e studenti strumenti concreti per diventare protagonisti consapevoli di un ecosistema digitale a misura d’uomo.
🏡 Allo stesso modo, le nostre attività territoriali si configurano come “AI COMUNITÀ”, dove la trasformazione digitale si accompagna all’etica della custodia e alla creatività culturale.
Di seguito l’Executive Summary della Programmazione #DiCultHer — a.s. 2025-2026
“Coltivare l’IA, custodire il patrimonio, educare all’umano“

In un contesto segnato dall’intelligenza artificiale e dalle trasformazioni digitali, #DiCultHer propone per l’anno scolastico 2025-2026 un programma fondato su tre principi chiave: consapevolezza, responsabilità, umanizzazione delle tecnologie ed ispirato al Framework europeo per l’AI Literacy. Al centro vi è la titolarità culturale, ossia il diritto/dovere di ogni cittadino di essere soggetto attivo nella cura e trasmissione del patrimonio culturale, anche digitale.
La strategia si articola intorno a quattro riferimenti culturali e politici:
- la Dichiarazione di Barcellona (1995) come ponte tra le culture del Mediterraneo;
- la Convenzione di Faro (2005) per il patrimonio come diritto di cittadinanza;
- la Carta dei Diritti nell’Era Digitale e dell’Intelligenza Artificiale – Stefano Rodotà (2024): un invito a costruire una cittadinanza digitale consapevole e responsabile;
- il Manifesto Ventotene Digitale, per una Europa democratica e solidale nell’ecosistema digitale.
Questa visione si innesta nel quadro del New European Bauhaus (NEB) e integra in tutte le linee d’azione l’approccio di gender mainstreaming, per garantire pari opportunità e comunità educanti inclusive.
Le principali azioni previste comprendono:
- l’Undicesima Settimana delle Culture Digitali “Antonio Ruberti” (6-10 maggio 2026);
- l’ottava edizione di #HackCultura2026, dell’hackathon delle studentesse e degli studenti per la titolarità culturale;
- l’ottava edizione della Rassegna “Raffaello De Ruggieri” dei prodotti digitali realizzati dalle scuole che hanno partecipato ad HackCultura2026;
- Quinta edizione della Festa dell’Europa (9 maggio 2026)
- Seconda Edizione del Festival Culture Digitali @niene;
- 10 DICEMBRE 2025: Accesso alla cultura come diritto e valore nell’era digitale. (in occasione della ricorrenza del 10 dicembre 1948 della dichiarazione universale dei diritti delle Nazioni Unite)
- Revisione del Manifesto Ventotene Digitale (ed. 2021) attraverso momenti di forte interazione con le nostre studentesse e i nostri studenti, grazie a una nuova SFIDA per #HackCultura2026, dal titolo “Titolari dell’Europa nell’era dell’Intelligenza Artificiale”
- avvio della #DiCultHer Academy, spazio di alta formazione e aggiornamento, erogato con modalità sincrone e asincrone.
- Sicurezza Algoretica: sviluppo di linee guida, moduli formativi e buone pratiche per una governance etica e responsabile dell’IA,
- Digital Badge: rilascio di micro-certificazioni a studenti, docenti e operatori culturali per attestare competenze e favorire la costruzione di un portfolio digitale.
- il lancio dell’AI CULTURA Pavilion, ponte educativo tra Europa e Cina;
- un fitto programma di webinar, eventi di promozione culturale, divulgazione e scambi internazionali, quali il TG CUTHER e il Podcast “L’Europa, parola di Chat”
- iniziative di supporto alla nascita di nuove comunità patrimoniali locali (Fari DiCultHer).
Tutte le attività hanno l’obiettivo di promuovere l’uso consapevole delle risorse digitali aperte e la sperimentazione responsabile dell’intelligenza artificiale come strumento educativo.
🎯 Impatti attesi
Attraverso questa programmazione, #DiCultHer mira a generare:
- un cambiamento culturale, rendendo studentesse e studenti protagonisti consapevoli nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio, anche in forma digitale;
- un rafforzamento delle competenze trasversali e digitali, in linea con i quadri europei DigComp 2.2 e con i Piani Nazionali;
- un modello di scuola dinamica e aperta, capace di integrare il digitale come strumento di cittadinanza attiva e di creatività condivisa;
- una rete educativa internazionale, per scambi, co-produzioni e buone pratiche, dall’Europa al Mediterraneo fino alla Cina;
- una comunità patrimoniale diffusa, connessa ai territori, ai giovani e alle istituzioni, per garantire continuità, coesione sociale e sostenibilità.
In sintesi, #DiCultHer intende confermare la propria missione di catalizzatore di consapevolezza e innovazione culturale, promuovendo la creazione e la distribuzione di capitale immateriale come ricchezza condivisa e inesauribile, in linea con la visione di Antonio Ruberti.
Executive Summary (EN)
#DiCultHer Programme — School Year 2025–2026
Cultivating AI, Safeguarding Heritage, Educating for Humanity

In a context marked by artificial intelligence and digital transformation, #DiCultHer proposes a program for the 2025-2026 school year based on three key principles: awareness, responsibility, and the humanization of technologies, and inspired by the European Framework for AI Literacy. At its core is cultural ownership, meaning the right and duty of every citizen to be an active participant in the care and transmission of cultural heritage, including digital heritage.
The strategy is grounded in four key cultural and policy references:
- the Barcelona Declaration (1995), a bridge between Mediterranean cultures;
- the Faro Convention (2005), recognising heritage as a citizenship right;
- the Charter of Rights in the Digital and AI Era — Stefano Rodotà (2024), encouraging the development of a conscious and responsible digital citizenship;
- the Ventotene Digital Manifesto, for a democratic and united Europe within the digital ecosystem.
This vision aligns with the New European Bauhaus (NEB) framework and adopts a gender mainstreaming approach across all actions to ensure equal opportunities and inclusive learning communities.
Key planned actions include:
- The 11th Week of Digital Cultures “Antonio Ruberti” (6–10 May 2026);
- The 8th edition of #HackCultura2026, the student hackathon for cultural ownership;
- The 8th Raffaello De Ruggieri Exhibition showcasing digital products by schools participating in HackCultura2026;
- Fifth edition of Europe Day (May 9, 2026)
- Second edition of the @niene Digital Cultures Festival;
- Revision of the Ventotene Digital Manifesto (2021 edition) through moments of intense interaction with our students, thanks to a new CHALLENGE for #HackCultura2026, entitled “Owners of Europe in the Age of Artificial Intelligence.”
- The launch of #DiCultHer Academy, a hub for advanced training and continuing education through synchronous and asynchronous methods;
- Algorithmic Safety: guidelines, training modules and best practices for ethical and responsible AI governance;
- Digital Badges: issuing micro-certifications for students, teachers and cultural operators to validate skills and build a digital portfolio;
- The launch of the AI CULTURA Pavilion, an educational bridge between Europe and China;
- A rich programme of webinars, cultural promotion events, dissemination and international exchanges, such as TG CUTHER and the Podcast “Europe, word of Chat”;
- Support for new local heritage communities (DiCultHer Faro initiatives).
All activities aim to foster the responsible use of open digital resources and the ethical adoption of AI as an educational tool.
Expected Impacts (EN)
Through this programme, #DiCultHer aims to achieve:
- A cultural shift, empowering students to become conscious actors in safeguarding and enhancing heritage, including its digital forms;
- Strengthened transversal and digital skills, aligned with the European DigComp 2.2 framework and national strategies;
- A dynamic and open school model, integrating digital technologies as tools for active citizenship and shared creativity;
- An international educational network, enabling exchanges, co-productions and best practices from Europe to the Mediterranean and China;
- A widespread heritage community, deeply rooted in territories, youth and institutions, ensuring continuity, social cohesion and sustainability.
In summary, #DiCultHer reaffirms its mission as a catalyst for cultural awareness and innovation, promoting the creation and sharing of immaterial capital as an inexhaustible and shared wealth, in line with Antonio Ruberti’s vision.