DOCUMENTO D’INDIRIZZO

📌 Introduzione

Vent’anni da Faro, dieci anni di DiCultHer: cultura come diritto, partecipazione come destino comune

Nel 2025 ricorrono i vent’anni dalla firma della Convenzione di Faro (2005), il trattato che ha trasformato il concetto stesso di patrimonio culturale in una dimensione viva di partecipazione democratica e in un diritto di cittadinanza attiva. Nello stesso anno, si celebrano i dieci anni di attività dell’Associazione internazionale DiCultHer, che fin dalla sua nascita ha assunto i principi di Faro come bussola pedagogica e culturale, promuovendo il protagonismo delle comunità educanti nella costruzione di una società più equa, consapevole e sostenibile.

Oggi, a vent’anni da quella svolta, DiCultHerAI rilancia con ancora più convinzione la sua missione, riconoscendo nel patrimonio culturale – materiale, immateriale e digitale – una risorsa generativa per lo sviluppo umano, per la coesione sociale e per la progettazione di un futuro condiviso, anche nell’epoca dell’intelligenza artificiale.

Il diritto di partecipare alla vita culturale – sancito dall’art. 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle NU e rilanciato con forza dalla Convenzione di Faro – rappresenta il cuore pulsante di tutte le iniziative DiCultHerAI per l’anno scolastico 2025–26: da #HackCulturaAI2026 e le sue SFIDE, alla DiCultHer Academy, dal TG CULTHERAI ai podcast territoriali. Tutti questi strumenti non sono semplici progetti, ma atti di cittadinanza patrimoniale digitale, pensati per dare voce e valore a chi vive, cura, immagina e trasforma i luoghi della cultura.

Nel solco di Faro e nella prospettiva della titolarità culturale, DiCultHerAI conferma la propria vocazione educativa e democratica: coltivare il patrimonio per umanizzare il digitale, rrendendo ogni studente, docente e cittadino protagonista di una rivoluzione gentile fondata sul rispetto, sull’ascolto, sull’intelligenza collettiva e sul senso del bene comune.

Ci aiutano in questo percorso generativo iniziato 10 anni fa, i rilevanti atti d’indirizzo promossi proprio in questo 2025. Tra questi, nel maggio 2025, la Commissione Europea e l’OCSE hanno pubblicato una bozza condivisa del nuovo Framework europeo per l’AI Literacy, destinato a orientare le politiche educative e scolastiche dell’Unione in vista del PISA 2029.

Si tratta del più articolato e ambizioso tentativo di definire cosa significhi, oggi, educare le nuove generazioni all’Intelligenza Artificiale.

Come Associazione #DiCultHerAI, nel far proprie queste indicazioni, abbiamo deciso di assumere questo Framework come riferimento strategico, culturale ed educativo per tutte le attività del prossimo anno scolastico, nella visione della Convenzione di Faro.

Non per applicarlo in modo burocratico o passivo, ma per reinterpretarlo creativamente insieme con i Docenti che lo vorranno, alla luce dei diritti, del patrimonio culturale digitale, della cittadinanza attiva e del pensiero critico, in piena coerenza con la Convenzione di Faro, il Manifesto Ventotene Digitale, la Carta dei Diritti nell’era Digitale e dell’AI “Stefano Rodotà” e con il Manifesto AI CULTURA.

Per tentare di dare senso alle indicazione contenute nel nuovo Framework europeo per l’AI Literacy, le stesse SFIDE di #HackCultura2026 saranno ispirate dai quattro domini del Framework (Engaging – Creating – Managing – Designing AI), offrendo a scuole, docenti e studenti strumenti concreti per diventare protagonisti consapevoli di un ecosistema digitale a misura d’uomo.

Nel solco di Faro e nella prospettiva della titolarità culturale, DiCultHer conferma la propria vocazione educativa e democratica: coltivare il patrimonio per umanizzare il digitale, rendendo ogni studente, docente e cittadino protagonista di una rivoluzione gentile fondata sul rispetto, sull’ascolto, sull’intelligenza collettiva e sul senso del bene comune.

1.    Premessa e Visione

La Programmazione delle attività per l’a.s. 2025-26, recepisce e integra i principi e le linee di azione contenute nel Manifesto AI HUB & Academy. In un tempo segnato dall’intelligenza artificiale e dalle trasformazioni digitali, la programmazione delle attività #DiCultHer per l’a.s. 2025-26 propone una strategia educativa fondata su tre principi chiave: coltivare consapevolezza, educare con responsabilità, umanizzare le tecnologie.

Al centro vi è il concetto di titolarità culturale, che ridefinisce la relazione tra cittadino e patrimonio: non più semplice fruitore, ma soggetto consapevole, responsabile, attivo, perché non è possibile educare all’intelligenza artificiale senza interrogarsi sul rapporto che abbiamo con l’eredità culturale. Non basta “educare al digitale”: è necessario educare alla responsabilità, promuovendo il passaggio da fruitori passivi ad attori consapevoli della produzione, della cura e della trasmissione culturale. La titolarità culturale continua ad esser il punto di partenza della nostra proposta.

Come ricordava Antonio Ruberti, ispiratore e nume tutelare della nostra Settimana delle Culture Digitali, «il sapere è la ricchezza delle nazioni, è il nuovo capitale immateriale, e questa ricchezza si deve accumulare, produrre e distribuire»[1]. Con questa visione, #DiCultHer si impegna a generare e condividere sapere come bene comune, per rafforzare una cittadinanza algoritmica democratica e solidale.

La programmazione #DiCultHer 2025-26 ha raccolto suggestioni, indicazioni e contributi autorevoli dal mondo accademico, educativo e istituzionale, insieme a testimonianze delle nuove generazioni, ed è ispirato da nuovo Framework europeo per l’AI Literacy, destinato a orientare le politiche educative e scolastiche dell’Unione in vista del PISA 2029. Si tratta del più articolato e ambizioso tentativo di definire cosa significhi, oggi, educare le nuove generazioni all’Intelligenza Artificiale.

Come Associazione #DiCultHer, nel far proprie queste indicazioni, abbiamo deciso di assumere questo Framework come riferimento strategico, culturale e educativo per tutte le attività del prossimo anno scolastico. Non per applicarlo in modo burocratico, ma per interpretarlo alla luce dei diritti, del patrimonio culturale digitale, della cittadinanza attiva e del pensiero critico, in piena coerenza con la Convenzione di Faro e con il Manifesto AI CULTURA.

A guidare questo percorso, accanto al citato Framework europeo per l’AI Literacy, sono due riferimenti centrali presentati il 5 e 6 maggio 2025, nel corso dell’avvio della decima Settimana delle Culture Digitali “A. Ruberti”[2]:

 AI CULTURA[3], visione etica e culturale dell’intelligenza artificiale come sfida educativa e sociale;

Patrimonio Culturale Digitale (PCD)[4] inteso come spazio dinamico di conoscenza, innovazione e appartenenza.

Un invito a trasformare l’adozione dell’IA in un’occasione di crescita culturale e civile, per scuole, istituzioni e comunità educanti.

Nello specifico, la programmazione 2025-26 #DiCultHer inaugura un percorso strategico che pone al centro l’intelligenza artificiale come risorsa etica, educativa e civica, integrata con il Patrimonio Culturale Digitale (PCD).

La titolarità culturale diventa pertanto la lente attraverso cui scuole, istituzioni e comunità educanti esercitano consapevolmente i propri diritti e doveri nella società algoritmica.

2. Visione NEB e Diritti Digitali

La visione del New European Bauhaus (NEB)[9] sostiene l’integrazione di bellezza, sostenibilità e inclusione con la dimensione digitale. #DiCultHer, come partner ufficiale del NEB, garantisce contesto e sviluppi attuativi per l’esercizio del diritto all’istruzione, all’accesso alla cultura, all’innovazione e all’uso responsabile del digitale per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale.

3. Gender Mainstreaming, Patrimonio e Cultura Digitale

Fin dalla sua nascita, #DiCultHer ha fatto proprio l’approccio di gender mainstreaming, integrandolo in tutte le linee di azione, nelle SFIDE di HackCultura e nei progetti educativi legati al patrimonio culturale digitale. Promuovere l’uguaglianza di genere significa riconoscere e valorizzare le differenze come risorsa, garantire pari opportunità di partecipazione e successo formativo a tutte e tutti, contrastare stereotipi e discriminazioni, e sostenere la costruzione di comunità educanti inclusive, aperte e capaci di affrontare le sfide sociali e tecnologiche contemporanee.

4. Il Framework europeo per l’AI Literacy[10] (maggio2025), destinato a orientare le politiche educative e scolastiche dell’Unione in vista del PISA 2029. Il Framework definisce l’AI Literacy come:

“Il complesso di conoscenze tecniche, competenze trasversali e atteggiamenti consapevoli che permettono di comprendere, usare e creare con l’Intelligenza Artificiale in modo etico, critico e responsabile.”

Questa visione integra dimensioni cognitive, etiche, sociali e ambientali, in sintonia con il nostro Manifesto AI CULTURA e con l’approccio dell’educazione integrale.

5. DiCultHer Academy

Nel quadro della programmazione #DiCultHer 2025–2026 e in coerenza con il Manifesto “AI CULTURA”, la DiCultHer Academy si configura come una piattaforma formativa e generativa, finalizzata a promuovere una cultura digitale consapevole, inclusiva e orientata al bene comune.

La sua architettura modulare consente di operare in modo trasversale con tre grandi comunità educanti del Paese: le Scuole, i luoghi della cultura (Biblioteche, Archivi, Musei…) e le Istituzioni/fondazioni culturali del Paese, con l’obiettivo di:

– Formare e accompagnare i docenti e gli operatori culturali come facilitatori del cambiamento;

– Attivare comunità di pratica per la valorizzazione del patrimonio culturale digitale;

– Promuovere l’uso etico dell’intelligenza artificiale nei contesti educativi e culturali;

– Rafforzare le connessioni tra scuola, territorio e istituzioni culturali attraverso percorsi condiviso.

Tutte le attività saranno sostenute da una solida infrastruttura formativa, dall’adozione di linee guida per la Sicurezza Algoretica e da un sistema di digital badge per attestare e valorizzare le competenze maturate.

6. Linea editoriale Culture Digitali

Accanto alle attività formative e agli HUB, la linea editoriale rappresenta uno strumento strategico per consolidare e diffondere i contenuti culturali, educativi ed etici del percorso #DiCultHer.

Per l’a.s. 2025-2026 sono in corso di realizzazione tre volumi:

  1. Coltivare, Educare, Umanizzare. Raccomandazioni per una strategia di adozione dell’IA nella scuola, nei luoghi della cultura e nelle comunità educanti. Un’opera corale che raccoglie contributi di docenti, ricercatori, istituzioni e studenti per delineare un percorso di consapevolezza e responsabilità nell’uso educativo dell’intelligenza artificiale.
  1. Algoritmi per il Bene Comune. Intelligenza Artificiale e politiche di innovazione sociale.
    Il volume esplora il rapporto tra IA, giustizia sociale e sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alle politiche pubbliche e alla partecipazione civica.
  2. Verso un Umanesimo Ecologico e Digitale. Giacomini, Moroni, Nebbia e i nuovi maestri della responsabilità.
    Un’opera fondativa che unisce pensiero ecologico e cultura digitale, ponendo le basi per una nuova responsabilità educativa e culturale nel segno della sostenibilità e dell’etica del limite.

La collana editoriale Culture Digitali si conferma quindi come spazio generativo di riflessione, memoria e progettualità condivisa, in dialogo costante con le attività degli HUB, della DiCultHer Academy e delle comunità patrimoniali.

7. Manifesto AI HUB & Academy

Questo Manifesto raccoglie i principi comuni che guidano tutti gli AI HUB #DiCultHer specializzati:

8. Call for Action per un Manifesto AI EDU

La Call for Action AI EDU rappresenta la  naturale conseguenza dei lavori che hanno portato alla definizione degli AI HUB DiCultHerAI e del Manifesto AI HUB & Academy.

La Call for Action AI EDU si inserisce quindi in questa traiettoria come naturale conseguenza: non un punto di arrivo, ma l’avvio di un percorso aperto e partecipativo. Se i nostri AI HUB rappresentano il laboratorio delle idee, la Call è l’invito a trasformarle in pratiche condivise, coinvolgendo scuole, docenti, studenti, istituzioni e partner.

9. Call for Action 2025: “Custodi del Futuro. Scrivere insieme l’Addendum AI alla Carta di Pietrelcina”

Per scrivere insieme una versione estesa dell’Addendum alla “Carta di Pietrelcina” Ed. 2024, attraverso un processo aperto, curato e condiviso.


[1] Oggi il sapere è la ricchezza delle nazioni, è il nuovo capitale immateriale, e questa ricchezza si deve accumulare, produrre e distribuire, ma questo complesso di processi deve essere gestito insieme: per la sua produzione c’è la ricerca, per la sua distribuzione ci sono l’istruzione e la formazione professionale. Non si può continuare a considerare separatamente le due cose, non fosse altro che per la velocità di accrescimento del sapere, che non si può trasferire se non c’è vicinanza tra i luoghi in cui viene prodotto e quelli in cui viene trasferito. C’è una istituzione che è durata più di novecento anni ed è stata inventata in Europa, è uno degli apporti della civiltà europea: l’Università. Le Università sono luoghi di produzione naturale di tutte e due le componenti del capitale immateriale: la creazione delle nuove conoscenze e la loro diffusione. È naturale che l’Università debba svolgere un ruolo centrale insieme alle istituzioni specializzate nella distribuzione del sapere, come la scuola, e a quelle specializzate nella sua produzione, come gli enti di ricerca. Non possiamo diventare solo distributori di ricchezza, dobbiamo anche partecipare alla sua produzione. Tra l’altro questa ricchezza – e si tratta di un aspetto fondamentale – non è una ricchezza che diminuisce quando si distribuisce, come i soldi. Al contrario si accresce” (Intervista di Antonio Ruberti in Società dell’apprendimento. Istruzione e formazione nella nuova Europa, a cura di Fabrizio Scanzio, Ed. Associate Editrice Internazionale, Roma 1998.)

[2] https://www.diculther.it/blog/2025/04/25/scud-2025-5-maggio-ai-cultura-6-maggio-patrimonio-culturale-digitale/

[3] https://www.diculther.it/wp-content/uploads/2025/04/Call_for-AI_CULTURA_rev.pdf

[4] https://www.diculther.it/wp-content/uploads/2025/04/Call_PCD_Rev-26_4.pdf

[5] https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=LEGISSUM:r15001&frontOfficeSuffix=%2F

[6] https://www.coe.int/it/web/venice/faro-convention

[7] https://www.diculther.it/wp-content/uploads/2025/05/Carta-Diritti-rev-20-XI-_24.pdf

[8] https://www.diculther.it/wp-content/uploads/2021/09/MANIFESTO-Ventotene-Digitale-REV1-2021-07-09.pdf

[9] https://new-european-bauhaus.europa.eu/index_en?prefLang=it

[10] https://ailiteracyframework.org/wp-content/uploads/2025/05/AILitFramework_ReviewDraft.pdf

[11] https://www.diculther.it/settima-rassegna-dei-prodotti-digitali-realizzati-dalle-scuole-italiane-sui-temi-del-digital-cultural-heritage-raffaello-de-ruggieri/

Le principali azioni previste per l’anno scolastico 2025-26 comprendono:

Tutte le attività hanno l’obiettivo di promuovere l’uso consapevole delle risorse digitali aperte e la sperimentazione responsabile dell’intelligenza artificiale come strumento educativo.

🎯 Impatti attesi

Attraverso questa programmazione, #DiCultHer mira a generare:

  • un cambiamento culturale, rendendo studentesse e studenti protagonisti consapevoli nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio, anche in forma digitale;
  • un rafforzamento delle competenze trasversali e digitali, in linea con i quadri europei DigComp 2.2 e con i Piani Nazionali;
  • un modello di scuola dinamica e aperta, capace di integrare il digitale come strumento di cittadinanza attiva e di creatività condivisa;
  • una rete educativa internazionale, per scambi, co-produzioni e buone pratiche, dall’Europa al Mediterraneo fino alla Cina;
  • una comunità patrimoniale diffusa, connessa ai territori, ai giovani e alle istituzioni, per garantire continuità, coesione sociale e sostenibilità.

In sintesi, #DiCultHer intende confermare la propria missione di catalizzatore di consapevolezza e innovazione culturale, promuovendo la creazione e la distribuzione di capitale immateriale come ricchezza condivisa e inesauribile, in linea con la visione di Antonio Ruberti.


Executive Summary (EN)

#DiCultHerAI Programme — School Year 2025–2026

Cultivating AI, Safeguarding Heritage, Educating for Humanity

In a context marked by artificial intelligence and digital transformation, #DiCultHerAI proposes a program for the 2025-2026 school year based on three key principles: awareness, responsibility, and the humanization of technologies, and inspired by the European Framework for AI Literacy. At its core is cultural ownership, meaning the right and duty of every citizen to be an active participant in the care and transmission of cultural heritage, including digital heritage.

The strategy is grounded in key cultural and policy references:

  • the Faro Convention (2005), recognising heritage as a citizenship right;
  • the Charter of Rights in the Digital and AI Era — Stefano Rodotà (2024), encouraging the development of a conscious and responsible digital citizenship;
  • the Ventotene Digital Manifesto, for a democratic and united Europe within the digital ecosystem.

This vision aligns with the New European Bauhaus (NEB) framework and adopts a gender mainstreaming approach across all actions to ensure equal opportunities and inclusive learning communities.

Key planned actions include:

All activities aim to foster the responsible use of open digital resources and the ethical adoption of AI as an educational tool.


Expected Impacts (EN)

Through this programme, #DiCultHer aims to achieve:

  • A cultural shift, empowering students to become conscious actors in safeguarding and enhancing heritage, including its digital forms;
  • Strengthened transversal and digital skills, aligned with the European DigComp 2.2 framework and national strategies;
  • A dynamic and open school model, integrating digital technologies as tools for active citizenship and shared creativity;
  • An international educational network, enabling exchanges, co-productions and best practices from Europe to the Mediterranean and China;
  • A widespread heritage community, deeply rooted in territories, youth and institutions, ensuring continuity, social cohesion and sustainability.

In summary, #DiCultHerAI reaffirms its mission as a catalyst for cultural awareness and innovation, promoting the creation and sharing of immaterial capital as an inexhaustible and shared wealth, in line with Antonio Ruberti’s vision.

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