Settimana delle Culture Digitali: IA e Patrimonio
La “Settimana della Cultura Digitale”, giunta alla decima edizione, affronta il complesso rapporto tra intelligenza artificiale (IA), cultura e patrimonio. I partecipanti sottolineano l’importanza di educare le nuove generazioni a un uso critico e consapevole delle tecnologie digitali, evidenziando la necessità di integrare etica, responsabilità, inclusione e una prospettiva di genere nello sviluppo e nell’applicazione dell’IA. Viene posta l’accento sulla disuguaglianza digitale, sulla mancanza di competenze digitali di base diffuse e sul divario tra il progresso tecnologico e la sua comprensione etica e sociale. Infine, si propone un approccio multidisciplinare, unendo le discipline STEM con le scienze umane e le arti (diventando STHEAM), per creare una nuova cultura che sappia valorizzare la conoscenza, la creatività e l’umanesimo nell’era digitale.
Sintesi audio dei punti salienti
Tematiche trattate
La discussione si è estesa significativamente ad ambiti legati all’Intelligenza Artificiale, alla sua etica, al suo impatto sociale, economico, energetico ed educativo, con particolare attenzione al contesto italiano ed europeo.
1. La Natura dell’IA e la Centralità dell’Uomo
- L’IA come Strumento, Non Sostituto dell’Intelligenza Umana: Un tema ricorrente è la distinzione tra l’IA come supporto e l’intelligenza umana. Viene sottolineato che l’IA generativa, pur essendo potente, non possiede una “vera intelligenza” nel senso umano della capacità di agire e capire. La sua funzionalità si basa sull’accumulo di sintassi e sulla probabilità statistica. “Non è una vera intelligenza è un qualche modo perché noi abbiamo sempre intelligenza con la capacità di agire e di e di capire e l’IA generativa come tutti sappiamo non ha bisogno di essere intelligente per ottenere il tuo obiettivo” (50:26).
- Il Ruolo Decisivo dell’Umano nella Creazione e Utilizzo dell’IA: La discussione pone l’accento sul fatto che il controllo e la direzione dell’IA sono nelle mani degli esseri umani. Strumenti come Notebook LM (basato su Gemini) sono citati come esempi di come gli utenti possano creare i propri sistemi. “il manico in mano ce l’abbiamo noi non ce l’hanno degli altri, ce l’abbiamo noi, siamo noi” (31:06). Questa responsabilità umana si estende anche alla selezione e “custodia” dei dati.
- Pensiero Critico Fondamentale: Diversi relatori sottolineano l’importanza cruciale del pensiero critico nell’interazione con l’IA e le tecnologie digitali. È visto come una capacità da coltivare continuamente, soprattutto nei giovani, per navigare in un mondo sempre più complesso e per non essere “sopraffatti” dalle informazioni o dalle risposte generate dall’IA. “il pensiero critico va allenato” (2:29:53). È necessario “non spegnere il cervello lasciatelo funzionare e fatevi aiutare dalle tecnologie non sostituirle” (1:13:20).
2. Etica, Governance e Impatto Sociale dell’IA
- La Questione Etica come Priorità: L’etica è un filo conduttore dell’intera discussione, ritenuta fondamentale per lo sviluppo e l’utilizzo dell’IA. Si parla della necessità di definire un “ambiente etico legato alla a un’intelligenza artificiale per la cultura” (39:05). L’etica è vista come una questione di “bene comune” che riguarda tutti gli stakeholder (società, imprese, istituzioni) (1:03:11).
- Responsabilità e Consapevolezza: Viene evidenziata la necessità che tutti gli attori coinvolti nello sviluppo e nell’utilizzo dell’IA (progettisti, decisori politici, docenti, cittadini) si assumano la responsabilità delle conseguenze etiche e morali delle loro scelte, con una visione a lungo termine. “tutti quelli che hanno un qualche potere, una qualche voce in capitolo, dovrebbero prendersi la responsabilità delle conseguenze in maniera etica” (2:13:29). La mancanza di pensiero critico e riflessione sul senso è fonte di preoccupazione (3:48:28).
- Disuguaglianze e Accesso ai Dati: L’IA e il digitale hanno il potenziale sia per ridurre che per aumentare le disuguaglianze. Viene citato Papa Francesco che, nella lettera “Antigua Et Nova”, sottolinea l’utilizzo “sbagliato” delle tecnologie per aumentare le disuguaglianze invece che ridurle (2:09:06). La profilazione e i sistemi predittivi basati sull’utilizzo secondario dei dati sollevano preoccupazioni etiche e per la cittadinanza democratica (48:10). Il valore delle informazioni si sposta dal loro scopo primario agli utilizzi secondari.
- I Pericoli della Disinformazione e della Manipolazione: Si fa riferimento esplicito a casi noti come Cambridge Analytica, la National Security Agency, la Brexit e le elezioni di Bolsonaro per illustrare i pericoli della profilazione e del microfiltraggio nell’influenzare l’opinione pubblica e i processi democratici (1:09:30).
3. Impatto Economico e Energetico del Digitale e dell’IA
- L’Economia Digitale e le Nuove Sfide: L’economia digitale è basata su una risorsa chiave – le informazioni – che non solo è rinnovabile ma cresce con l’utilizzo. La sfida non è l’esaurimento, ma il rischio di esserne “sopraffatti” (47:01).
- Requisiti Energetici dell’IA: Un aspetto spesso sottovalutato è l’impatto ambientale e i requisiti energetici del digitale e dell’IA. Viene sottolineato che il digitale “consuma e consuma tanto” (45:31). Si citano stime sul consumo energetico di singole query su ChatGPT (10-50g di CO2) (54:15) e soprattutto il consumo per l’addestramento dei modelli (54:37).
- Consumo Idrico: Anche il consumo di acqua da parte dei data center è un problema significativo, con stime di un miliardo di litri al giorno per i data center di Google, Meta e Microsoft, equivalenti al 4% del consumo idrico totale dell’Italia (58:10).
- Investimenti e il Ruolo dell’Industria vs. l’Accademia: Gli investimenti pubblici in IA in Europa sono inferiori rispetto ad altri attori globali (USA, Cina) (1:00:05). L’industria sta acquisendo una posizione dominante rispetto all’accademia in termini di potenza di calcolo, accesso ai dati e ricercatori qualificati (1:01:31). Questo solleva preoccupazioni sulla certificazione dei nuovi modelli e sulla verifica degli aspetti etici (1:01:11).
4. L’IA e l’Educazione
- Il Ruolo Cruciale della Scuola: La scuola è vista come un luogo fondamentale per preparare i giovani all’utilizzo consapevole e critico delle tecnologie digitali e dell’IA. L’obiettivo è far acquisire agli studenti “sufficiente senso critico e capacità di ragionamento autonomo” (2:02:42).
- Formazione e Consapevolezza: È necessario che docenti e studenti comprendano come funzionano gli algoritmi (1:26:18) e quali siano i rischi associati all’utilizzo dell’IA (1:30:29). La formazione deve mirare a far utilizzare l’IA come un’opportunità, ma mai in sostituzione del pensiero creativo umano (1:30:07).
- Superare la Frattura Generazionale: Viene evidenziata una frattura generazionale nell’approccio alla tecnologia, con i giovani (nativi digitali) che la utilizzano spesso senza porsi grandi questioni, mentre gli adulti (provenienti dal mondo analogico) tendono a porsi domande e avere un maggiore pensiero critico (2:29:13). L’idea di un rapporto intergenerazionale in cui i giovani diventano “maestri” per gli altri è suggerita (1:46:00).
- La Questione di Genere nell’IA e nell’Educazione: Un tema importante è l’importanza di integrare una prospettiva di genere (gender mainstreaming) nello sviluppo e nell’utilizzo dell’IA, così come nell’educazione. Gli algoritmi possono replicare e amplificare i bias sociali, portando a risultati discriminatori, come dimostrato dal caso dell’algoritmo predittivo delle cadute studiato solo per gli anziani uomini (3:52:04). È necessario analizzare “in che modo l’organizzazione sociale tra i sessi… varia nei diversi contesti e periodi storici” (3:42:20) per evitare che ciò che è femminile continui ad essere sottostimato (3:51:58).
- Oltre le STEM: Si critica l’eccessivo focus sulle discipline STEM senza considerare la dimensione digitale (digital STEM) (3:35:06). Inoltre, si suggerisce che per attrarre i giovani (in particolare le donne) verso queste discipline non basta la motivazione economica, ma è cruciale lavorare sul “senso” e sull’organizzazione gerarchica delle scienze (3:55:06). Le STEAM (Scienze, Tecnologie, Ingegneria, Arte e Matematica) sono considerate una soluzione (3:57:03).
- Progetti Educativi: Vengono presentati progetti educativi volti a promuovere l’utilizzo critico e consapevole dell’IA e del digitale da parte degli studenti, come “Lettere ad un maestro Gli studenti e le studentesse scrivono a don Lorenzo Milani” (4:07:20) e un progetto con la Fondazione Bruno Kesler di Trento sull’utilizzo dell’IA per l’analisi di problemi sociali come la denatalità (4:17:01).
5. Proprietà Intellettuale e Patrimonio Culturale Digitale
- Creatività Umana al Centro: La proprietà intellettuale è presentata come una materia che insiste sulla “centralità della creatività umana che l’intelligenza artificiale esalta e non riduce” (3:24:24). Questa centralità deve essere un punto di riferimento nell’insegnamento e nell’operare sull’IA.
- Diritti d’Autore e IA: Vengono citati casi legali negli Stati Uniti (Thomson Reuters vs. Ross, New York Times vs. Microsoft e OpenAI) (3:27:04) e il caso “Naruto” del macaco fotografo (3:27:27) per illustrare come i sistemi giuridici attuali tendano a non riconoscere la soggettività giuridica agli animali o alle IA per quanto riguarda i diritti d’autore, mantenendo l’essere umano come unico titolare. Questo meccanismo si applica anche all’IA (3:29:44).
- Il Nuovo Patrimonio Culturale Digitale: L’IA e le tecnologie digitali creano un nuovo “patrimonio culturale digitale” (3:32:59) la cui gestione richiede algoritmi in grado di distinguere, riconoscere ruoli etici, connettività, memoria e di garantire la conservazione e la valorizzazione (4:29:59). La governance di questo patrimonio non può prescindere da un sistema eticamente fondato (2:58:03).
6. Il Contesto Europeo e Italiano
- L’Europa come “Tentativo di Custodire Qualcosa”: L’Europa viene descritta come un “tentativo di custodire qualcosa tra le macerie tra i dati tra le frontiere tra i ricordi” (19:55), suggerendo un ruolo nella protezione dei valori e del patrimonio.
- Posizione dell’Europa negli Investimenti in IA: L’Europa è considerata “in coda” rispetto agli investimenti pubblici in IA, con Francia e Germania leggermente più attive dell’Italia (59:58).
- L’Italia e il Patrimonio Culturale: Viene evidenziato il ruolo dell’Italia, in particolare attraverso iniziative come DiCultHer, nel lavorare sul patrimonio culturale nel mondo della moda e nel promuovere una “comunità patrimoniale” (1:14:31). Il “Made in Italy” è visto come un “prodotto culturale a tutti gli effetti” (1:15:16).
- Iniziative Educative e Territoriali: Si menzionano iniziative a livello regionale (come in Molise) che promuovono hackathon nelle scuole per coinvolgere i giovani nell’innovazione (2:37:34). Si sottolinea l’importanza di coinvolgere la scuola nel dibattito sull’IA (2:55:55).
Citazioni Chiave:
- “non da cosa sai ma da cosa scegli di custodire” (19:48)
- “se vuoi imparare veramente non puoi partire dai trattati o dai dati Devi conoscere l’idea che c’è” (21:33)
- “l’intelligenza artificiale che dist cioè la la il manico in mano ce l’abbiamo noi non ce l’hanno degli altri ce l’abbiamo noi siamo noi” (31:03)
- “l’impatto ambientale i requisiti energetici che servono perché non è una cosa banale il digitale consuma e consuma tanto” (45:24)
- “l’etica è il bene comune” (1:03:11)
- “la dignità e degli utenti e delle persone deve essere la prima cosa” (1:03:37)
- “non spegnete il cervello lasciatelo funzionare e fatevi aiutare dalle tecnologie non sostituirle” (1:13:20)
- “dobbiamo conoscere assolutamente come funziona [l’algoritmo]” (1:26:24)
- “è un’opportunità ma mai che si sostituisca al pensiero ovviamente creativo e intelligente dell’essere umano” (1:30:12)
- “bisogna avere un’ottica di responsabilità” (2:24:48)
- “il pensiero critico va allenato” (2:29:53)
- “lavorare sugli impatti è il vero è il vero problema far capire agli altri che se fai una cosa devi sapere pure perché l’hai fatta” (2:32:33)
- “prendere atto che il problema non è che deve arrivare già c’è” (2:43:00)
- “la centralità della creatività umana che l’intelligenza artificiale esalta e non riduce” (3:24:24)
- “il gender mainstreaming… la considerazione e l’inserimento del punto di vista femminile in ogni ambito e a tutti i livelli” (3:37:05)
Conclusioni:
Il dibattito si è evoluto in una disamina approfondita delle sfide e opportunità legate all’Intelligenza Artificiale in senso lato. I temi etici, l’impatto sociale ed economico, la necessità di un approccio critico e consapevole, e il ruolo fondamentale dell’educazione e della scuola sono emersi come centrali. L’importanza di un approccio multidisciplinare e di una maggiore collaborazione tra l’accademia e l’industria, con una forte attenzione agli aspetti etici e alla responsabilità, è stata sottolineata. Il contesto italiano ed europeo è stato analizzato, evidenziando sia le sfide che le opportunità, in particolare per quanto riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione di un’innovazione responsabile. La conversazione tra Giovanni e l’IA “Miele” all’inizio della discussione (19:30-21:25) funge da interessante metafora sul processo di selezione, custodia e comprensione dei dati e delle idee.