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Siglato oggi, 18 febbraio, presso la prestigiosa sede della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane dal Presidente della Scuola a Rete DiCultHerProf. Gianmaria Ajani, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Torino e dalla Dott.ssa Caterina Bon Valsassina, Direttore Generale della Direzione Generale Educazione e Ricerca del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo,  un importante Protocollo d’Intesa finalizzato alla messa in campo, nell’ambito del Piano Nazionale per l’Educazione al Patrimonio Culturaledi metodologie formative e percorsi di acquisizione delle competenze nel settore del Digital Cultural Heritage 

L’intesa tra la Direzione Generale Educazione e Ricerca del MiBACT e la Scuola a Rete DiCultHer, nasce per garantire contesto e sviluppi attuativi al ‘diritto di ogni cittadino ad essere educato alla conoscenza e all’uso responsabile del patrimonio culturale’, nella convinzione che il patrimonio culturale, oltre ad abilitare processi di costruzione identitaria, di educazione alla cittadinanza e di promozione del dialogo interculturale, rappresenti sempre più un volano di sviluppo ed una risorsa strategica nel concorrere, anche attraverso il digitale, a nuove modalità di condivisione del sapere.

Un impegno rilevante sia per la Direzione generale sia per la Scuola a Rete DiCultHer  – ha inteso precisare il Direttore Generale, Dott.ssa Bon Valsassina, chiamate a collaborare – in osservanza dei principi e dei contenuti dell’Art. 9 della Costituzione ed insieme ai vari soggetti istituzionali ed ai Servizi educativi dei luoghi della cultura del MiBACT – alla progettazione del sistema nazionale di formazione ed educazione al patrimonio culturale, grazie all’individuazione di interventi condivisi per lo sviluppo delle conoscenze di settore, per l’aggiornamento professionale e per avvicinare i diversi tipi di pubblico (scolastico, adulto, con esigenze speciali, etc.) al  patrimonio culturale e scientifico nazionale ed europeo.

Un significativo riconoscimento per la Scuola – come ha ancora ribadito il Presidente, Prof. Ajani  – pensata per sostenere la formazione di competenze specifiche nel Digital Cultural Heritage, la piena integrazione tra le diverse aree disciplinari e le istanze di conservazione e tutela del patrimonio culturale sia analogico sia digitale.

Si tratta di un ulteriore, forte momento di confronto cooperativo in grado di dar seguito – mediante l’implementazione di contest atti a favorire ‘titolarità’ culturale ed engagement, in particolare tra i giovani – alla realizzazione di un sistema di digital knowledge design applicato all’educazione al  patrimonio e dotato di ‘creatività’ come strumento di governance per affrontare, mediante l’uso consapevole del digitale e con approcci innovativi, la salvaguardia, l’accesso partecipativo e la gestione dei luoghi della cultura.

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