La Settima edizione della Settimana delle Culture Digitali “Antonio Ruberti (1)” #SCUD2022 si terrà dal 9 al 14 maggio 2022.

Come consuetudine, le “settimane” hanno due livelli di partecipazione.

Il primo livello di partecipazione attiene agli eventi che sono organizzati a livello centrale direttamente da #DiCultHer. In particolare, sono previste le seguenti manifestazioni:

Il secondo livello di partecipazione riguarda la partecipazione autonoma da parte di gruppi di ricercatori, di docenti, operatori culturali, ecc. ai quali  si chiede di animare eventi, attività informative, formative, didattiche, di sensibilizzazione nei confronti del mondo dell’istruzione nei settori della valorizzazione, della conservazione, gestione e della produzione culturale digitale, per sottolineare ulteriormente l’importanza sociale del patrimonio culturale oggi e per il futuro, e ridisegnare la prospettiva degli interventi per il rafforzamento dell’identità europea e il suo sviluppo sociale nella vita, nel lavoro, nella condivisione dei valori comuni. È questo un passaggio fondamentale per sostenere una “Cultura Digitale” diffusa ed omogenea su tutto il territorio nazionale attraverso le energie intellettuali impegnate nelle Università, negli Enti ed istituzioni di ricerca, nelle organizzazioni culturali e nei luoghi di cultura. Cultura digitale come strumento per sviluppare la piena consapevolezza del ruolo nel contemporaneo in particolare di studentesse e studenti attraverso un’attenzione costante all’innovazione, ai temi dell’inclusione sociale, dell’interculturalità, della sostenibilità e del contrasto dei pregiudizi verso le differenze di ogni genere, di cultura, di età, di provenienza, di abilità, di colore della pelle. Per segnalare gli eventi che animeranno la #SCUD2022 è necessario compilare l’apposito Modulo.


Coerentemente con la programmazione delle attività per questo anno scolastico 2021-22,Il patrimonio culturale digitale come fattore di sviluppo del Paese e dell’Europa per un nuovo Bauhaus europeo“, i temi preminenti di questa settima edizione della Settimana delle Culture Digitali “A. Ruberti” saranno progetti ed iniziative per implementare, valorizzare, sostenere:

la Convenzione di Faro e la sua contestualizzazione nell’Era Digitale;
la Bellezza come tratto fondante la nostra identità culturale, esistenziale. Un’identità tutta da scoprire, conoscere e tramandare anche mediante l’uso di strumenti digitali, attraverso progetti, uscite didattiche di prossimità, percorsi….finalizzati a valorizzare, promuovere e riscoprire la Bellezza nascosta dei territori di appartenenza per tramandarla attraverso strumenti digitali.
il “riuso del patrimonio culturale digitale reso accessibile da INDIRE, dall’Istituto Centrale del Catalogo Unico, dall’’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi e da Europeana per sostenere l’integrazione nei curricula scolastici di contenuti digitali originali e di alta qualità;

L’Europa. “La Nuova Città del Sole” “Per un’Europa splendente, ospitale e pulita, dove il sole costituisce la primaria fonte di energia. Il sole che dona forza alle piante e agli animali e fa crescere bambini e giovani. Il sole dell’intelligenza, capace di dirimere l’oscurità dell’ignoranza e della violenza, può darci felicità e saggezza”.

I Goal dell’Agenda 2030 delle NU per una “cittadinanza del mondo” consapevole, responsabile, per uno sviluppo sostenibile del pianeta, per la protezione della natura, per la salvaguardia e la valorizzazione dei patrimoni di cui dispone l’umanità”.

L’educazione all’Umanesimo Solidale, per stimolare l’elaborazione di temi “solidali” e “inclusivi” in cui si valorizza l’interculturalità tra gruppi di giovani, che verranno accompagnati in attività di riconoscimento e di scambio dei rispettivi valori patrimoniali culturali;
– Il DIGITAL SHTEAM, il valore della diversità nell’ecosistema delle Digital Science, Humanities, Technology, Engineering, Arts And Mathematics per guardare ad un approccio che pone alla base dell’innovazione la rimozione delle barriere disciplinari.

L’ACCESSO AI SAPERI

Così come nelle precedenti edizioni, anche questa settima edizione della Settimana dovrà rappresentare occasione per promuovere la progettualità giovanile e il dialogo sulle problematiche legate al diritto per tutti di avere accesso ai saperi, il diritto all’istruzione, il diritto all’innovazione per:

  • garantire il ‘diritto di ogni cittadino ad essere educato alla conoscenza e all’uso responsabile del digitale per la piena titolarità del patrimonio culturale’;
  • diffondere la conoscenza e l’utilizzazione degli strumenti di comunicazione in rete, attraverso la partecipazione pratica alla Settimana delle Culture Digitali;
  • promuovere iniziative per favorire engagement e la titolarità individuale e collettiva sul patrimonio culturale;
  • affrontare, mediante l’uso consapevole del digitale e con approcci innovativi, la conoscenza, la salvaguardia, e la valorizzazione dei luoghi della cultura con particolare riferimento al proprio territorio analizzato e rappresentato nel contesto europeo;
  • incrementare la consapevolezza dell’esistenza e del valore delle culture digitali come risorsa e bene comune da conservare quale memoria del processo creativo nello spazio e nel tempo;
  • aiutare i giovani a orientarsi durante la navigazione nell’oceano di opportunità offerte dalle nuove culture digitali;
  • aiutare i giovani ad orientarsi nelle scelte di studio e di lavoro;
  • promuovere la lingua italiana nel mondo, come lingua di Cultura.

[1] “Abbiamo dedicato le Settimane delle Culture digitali al Prof. Antonio Ruberti, indiscusso maestro del dialogo nei differenti campi delle Scienze. Nella sua funzione di Ministro dell’Università e della Ricerca, Antonio Ruberti sin dal 1991 promosse le Settimane della Cultura Scientifica. È stato questo il primo passo di un camino di diffusione della cultura scientifica che, proseguito poi in ambito europeo nella sua funzione di Commissario europeo per la scienza, la ricerca e lo sviluppo tecnologico e l’educazione, lo ha portato a varare accordi con istituzioni internazionali, programmi europei e, quale naturale punto di arrivo del percorso, lo ha spinto a raccordare le iniziative dei singoli Paesi con l’istituzione della Settimana Europea della cultura scientificaDedicare la Settimana delle Culture Digitale ad Antonio Ruberti è stato quindi un atto naturale per #DiCultHer e ha voluto assumere il significato di raccordo e di continuità tra il grato ricordo per una vita dedicata interamente alla Scienza e alla diffusione della cultura scientifica e l’attuale apertura verso il paradigma digitale che, sempre di più e più profondamente, influisce sul nostro modo di vivere e di pensare la cultura.