Nona edizione della Settimana delle Culture Digitali Antonio Ruberti (6-11 maggio 2024)

CONVEGNO

PATRIMONIO CULTURALE DIGITALE

In collaborazione:

INDIRE, Progetto Erasmus + PCE, PA Social, Culture Italiae, Stati Generali delle Donne, DiGenova, Associazioni DiCultHer Faro Molise, Faro Sicilia, Faro Moda, STAMEN editore, Media Duemila, Osservatorio TuttiMedia, World Culture Project (Canada), Progetto 4CHLutiniX.com

6 maggio 2024 – Prima giornata – Sessione 1 antimeridiana

6 maggio 2024 – Prima giornata – Sessione 2 pomeridiana

7 maggio 2024 – Seconda giornata – Sessione 3 antimeridiana 

7 maggio 2024 – Seconda giornata – Sessione 4 pomeridiana 

Il Convegno


7 MAGGIO 2024 – Seconda giornata – Sessione 3 antimeridiana


11:30-13:00 Comunicare il patrimonio culturale digitale

Introducono:  

Carmine Marinucci, Presidente #DiCultHer

Mario Morcellini, Università La Sapienza 

Intervengono:

Francesco Di Costanzo, Presidente  PA Social 

Edvige Danna, Unicusano, Ph.D Management for Digital Transformation: Business, Communication and Ethics 

David Murolo, Vicepresidente Associazione DiCultHer Faro Moda


Per partecipare al Webinar della Sessione 3

Per seguire il Webinar su piattaforma Zoom è necessario registrarsi nel Modulo seguente. Le informazioni su come collegarsi alla piattaforma Zoom per seguire il Webinar saranno inviate alla sua mail nel giorno del Webinar e sono contenute anche nella conferma d’ordine inviatale da Eventbrite subito dopo la registrazione.

Certificazione della partecipazione al Webinar della Sessione 3

La certificazione della partecipazione al Webinar sarà resa disponibile da parte di LutinX.com, gratuitamente, esclusivamente a coloro che si iscriveranno su Eventbrite e comunque che seguiranno le istruzioni riportate in #DiCultHerDigitalBadge. Il Badge digitale verrà inviato all’indirizzo di posta elettronica utilizzato per l’iscrizione nel corso dei 15 giorni successivi al Webinar.

Diretta su YouTube della Sessione 3

Il Webinar sarà trasmesso anche in Streaming nel Canale DiCultHer di YouTube a partire dalle ore 11:30 del giorno 7 maggio 2024.


7 MAGGIO 2024 – Seconda giornata – Sessione 4 pomeridiana


15:00-16:30 Design e patrimonio culturale digitale

IntroduceCarmine Marinucci, Presidente #DiCultHer

ModeraMario Fois, ISIA Roma Design

Intervengono:

Tommaso SalvatoriDirettore ISIA Roma DesignApertura lavori

Mario Fois, ISIA Roma DesignDesign e Patrimonio Culturale Digitale

Mario Piazza, Politecnico di Milano – Dipartimento Design, Curatore scientifico Centro di documentazione del Progetto Grafico – aiapConservare la memoria del Progetto Grafico Digitale

Jonathan Pierini, ISIA UrbinoIpotesi per un nuovo archivio digitale: due casi recenti

Leonardo Sangiorgi, ISIA Roma Design, Studio AzzurroLa doppia natura del Patrimonio Intangibile Digitale: riflessioni ed esperienze

Chiara Mulas, ADI Lazio, Consulente brevetti e design presso Barzanò & ZanardoTutela del design nell’ambito digitale

Viktor Malakuczi, Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Pianificazione,  Design, Tecnologie dell’ArchitetturaPreservare la memoria della Cultura Digitale, il problema dell’obsolescenza tecnologica


16:30-18:00 Valorizzazione del Patrimonio Culturale nei Territori

Introducono:

Carmine Marinucci, Presidente #DiCultHer

Cecilia Perrone, Elena Musumeci, Istituto Centrale per la Catalogazione e Documentazione del MiC.

Intervengono:

Giovanni PiscollaDirettore Associazione #DiCultHer Faro Molise

Ursini Casalena SimoneIstituto Comprensivo Statale di Nereto – Sant’Omero (TE)

Gialluca Silvia, Istituto Comprensivo Statale di Nereto – Sant’Omero (TE)

Stefania Pompeo, Istituto Comprensivo Statale di Nereto – Sant’Omero (TE)

Laura D’Ambrosio, Coordinatrice Rete Faro Abruzzo

Per partecipare al Webinar della Sessione 4

Per seguire il Webinar su piattaforma Zoom è necessario registrarsi nel Modulo seguente. Le informazioni su come collegarsi alla piattaforma Zoom per seguire il Webinar saranno inviate alla sua mail nel giorno del Webinar e sono contenute anche nella conferma d’ordine inviatale da Eventbrite subito dopo la registrazione.

Certificazione della partecipazione al Webinar della Sessione 4

La certificazione della partecipazione al Webinar sarà resa disponibile da parte di LutinX.com, gratuitamente, esclusivamente a coloro che si iscriveranno su Eventbrite e comunque che seguiranno le istruzioni riportate in #DiCultHerDigitalBadge. Il Badge digitale verrà inviato all’indirizzo di posta elettronica utilizzato per l’iscrizione nel corso dei 15 giorni successivi al Webinar.

Diretta su YouTube della Sessione 4

Il Webinar sarà trasmesso anche in Streaming nel Canale DiCultHer di YouTube a partire dalle ore 15:00 del giorno 7 maggio 2024.


IL CONVEGNO

Per cogliere appieno il senso e il valore del Patrimonio Culturale Digitale (PCD), l’Associazione #DiCultHer prosegue le proprie riflessioni con l’obiettivo di mettere a fattor comune esperienze, progetti di ricerca, per arrivare ad una possibile definizione condivisa di “Patrimonio Culturale Digitale” anche ai fini di disegnare la funzione pedagogica per l’educazione al e con il Patrimonio Culturale Digitale.

Il Consiglio dell’Unione Europea nel 2014 [1]Conclusioni del Consiglio europeo sul patrimonio culturale del 21 maggio 2014 (2014/C 183/08): “2. Il patrimonio culturale è costituito dalle risorse ereditate dal passato, in tutte le forme e gli … Continue reading ha incluso tra le forme del patrimonio culturale, oltre ai beni materiali e immateriali, anche le risorse digitali, nella duplice accezione di “digitale nativo” e di prodotti/servizi derivati dai processi di digitalizzazione. Si tratta di un passaggio importante, perché supera la funzione ancillare del bene digitale come replica o copia dell’originale fisico e afferma la legittimità di un percorso di conoscenza autonomo, peculiare, connotato da originalità. Originalità che non discende dall’oggetto, ma dalla relazione intellettuale da cui il bene digitale prende forma e da cui attinge nuovi significati.

Il patrimonio culturale digitale rappresenta il presupposto costituito da oggetti, la cui natura può essere definita sulla base delle relazioni informative che sono in grado di generare e, anche quando collegati ai beni culturali fisici, possiedono un’autonomia ontologica, come ormai attestato da un’ampia letteratura. Nelle società contemporanee, rappresenta un elemento strategico perché crea le condizioni per la costruzione di un dialogo tra beni (materiali o immateriali), luoghi e persone e ambisce a saldare tradizione, storia e memoria secondo formule variabili, determinate dall’intenzione creatrice o dalle successive interpolazioni favorite dai processi di co-creazione.

Il digitale non rappresenta più un mero strumento di comunicazione, ma l’espressione di un più ampio mutamento che coinvolge gli individui, i processi e la nozione di cultura, influendo così sull’immaginario collettivo, evolvendo da una rappresentazione limitata alla fruizione passiva tipica delle piattaforme, a quella correlata al potenziamento delle capacità culturali, di apprendimento e creative degli individui, delle comunità e della collettività.

Sempre di più l’ambiente digitale rappresenta un elemento abilitante per creare nuovi percorsi di conoscenza e di senso del patrimonio culturale attraverso l’elaborazione, anche simbolica, dell’informazione e in molti casi, la ricostruzione del contesto storico-culturale, critico e sociale diventa uno degli elementi salienti del patrimonio culturale digitale.

Questa complessa visione del Patrimonio Culturale, che tradizionalmente si valorizza nel tempo attraverso le interpretazioni che di esso vengono offerte, nello spazio digitale accoglie diversi modelli interpretativi e nuovi pubblici ed è quindi in grado di produrre contenuti ulteriori.

Il patrimonio culturale digitale diventa così un attivatore d’interesse perché sedimenta e trasferisce alle generazioni future i dati della conoscenza e le interazioni che le comunità hanno intrattenuto con essi nelle epoche pregresse.   

In questo scenario, la promozione della “Cultura Digitale” [2]Cultura Digitale, quale valore metodologico, strutturale e di contesto, per promuovere lo sviluppo di un ecosistema altamente efficiente di istruzione digitale e migliorare le competenze e le … Continue reading , obiettivo prioritario di #DiCultHer, rappresenta una precondizione abilitante che deve essere diffusa per orientare processi complessi di trasformazione digitale, per “garantire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti e non solo, le competenze chiave per affrontare i cambiamenti e le sfide del loro presente, per proiettarli al meglio nel futuro, per farli diventare cittadine e cittadini attivi e consapevoli, capaci di condividere valori comuni e di confrontarsi positivamente con l’altro” anche ai fini di realizzare quei nuovi “spazi di apprendimento” intesi come agorà virtuali dell’innovazione pedagogica.  (Carta di Pietrelcina ed. 2019 e Manifesto Ventotene Digitale ed. 2021).



References

References
1 Conclusioni del Consiglio europeo sul patrimonio culturale del 21 maggio 2014 (2014/C 183/08): “2. Il patrimonio culturale è costituito dalle risorse ereditate dal passato, in tutte le forme e gli aspetti – materiali, immateriali e digitali (prodotti originariamente in formato digitale e digitalizzati), ivi inclusi i monumenti, i siti, i paesaggi, le competenze, le prassi, le conoscenze e le espressioni della creatività umana, nonché le collezioni conservate e gestite da organismi pubblici e privati quali musei, biblioteche e archivi. Esso ha origine dall’interazione nel tempo fra le persone e i luoghi ed è in costante evoluzione. Dette risorse rivestono grande valore per la società dal punto di vista culturale, ambientale, sociale ed economico e la loro gestione sostenibile rappresenta pertanto una scelta strategica per il XXI secolo”; https://eur-lex.europa.eu/legal-content/ IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52014XG0614(08)&from=PL
2 Cultura Digitale, quale valore metodologico, strutturale e di contesto, per promuovere lo sviluppo di un ecosistema altamente efficiente di istruzione digitale e migliorare le competenze e le abilità digitali per la trasformazione digitale all’interno della quale avviare una nuova ermeneutica per la coesione sociale e la promozione delle diversità, l’innovazione socialmente sostenibile, la promozione della salute e del benessere e l’educazione inclusiva.