Lunedì 10 settembre la Tavola Rotonda in collaborazione con il m.a.c.lab del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari e con la Rete DiCultHer al Museo del Baco da Seta di Vittorio Veneto, all’interno del corso ‘I Musei e le Nuove Culture Digitali’ promosso dall’ente di formazione accreditato Apindustria Servizi srl in partnership con l’associazione bellunese ISOIPSE e il museo virtuale DOLOM.IT

Una tavola rotonda per permettere alle istituzioni di confrontarsi su una tema che accomuna diverse tipologie di Musei e istituzioni culturali: le opportunità e le sfide introdotte dalla rivoluzione digitale e dall’avvento di nuovi Patrimoni Digitali. Se ne parla Lunedì 10 settembre al Museo del Baco da Seta di Vittorio Veneto. Tra le istituzioni partecipanti: la Fondazione Musei Civici di Venezia, i Musei Civici di Treviso, la rete musei Altovicentino, i musei della Provincia di Belluno.

Il tema dell’incontro è l’innovazione in ambito culturale attraverso lo scambio di conoscenze tra gli enti partecipanti sulla base di diversi progetti di digitalizzazione in ambito museale e di curatela digitale. Le esperienze presentate saranno il portale CulturaItalia del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, il riuso delle risorse digitali di Europeana nell’ambito dei progetti della rete DiCultHer, le collezioni online della Fondazione MUVE e le mostre virtuali realizzate all’interno di Google Arts & Culture, i progetti di curatela digitale sulla piattaforma Pinterest intrapresi dai Musei Civici di Treviso nell’ambito di un progetto di ricerca in collaborazione con il Dipartimento di Management di Ca’ Foscari.

Coordineranno la tavola rotonda il prof. Michele Tamma, Vice-Direttore del m.a.c.lab, il Laboratorio di Management delle Arti e della Cultura del Dipartimento di Management – Università Ca’Foscari di Venezia, la Dott.ssa Sara Di Giorgio di ICCU – Istituto Centrale per il Catalogo Unico e la Dott.ssa Stefania Zardini Lacedelli, Dottoranda in Museum Studies presso l’Università di Leicester. Presenti in video conferenza anche Carmine Marinucci, Segretario Generale della Digital Cultural Heritage School italiana, il Professor Nicola Barbuti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Giovanni Piscolla in rappresentanza di Stati Generali dell’Innovazione.

La tavola rotonda rientra negli incontri del corso “I musei e le Nuove Culture Digitali” promosso dall’Ente di formazione Apindustria Servizi srl in partnership con l’associazione ISOIPSE e il museo virtuale DOLOM.IT, con il patrocinio del m.a.c.lab e di DiCultHer. Il corso, finanziato dalla Regione Veneto, si svolge da dicembre 2017 a dicembre 2018 per un totale di 250 ore suddivise in 5 moduli e 5 project work che hanno finora coinvolto 90 operatori culturali provenienti da 32 istituzioni culturali partner. All’interno dell’ultimo Modulo, intitolato “Patrimoni digitali: copyright e open data per la cultura” è inserita la tavola rotonda di Lunedì 10 settembre.

Patrimoni digitali: Copyright e Open Data per la cultura – Introduzione al modulo

Obiettivo del modulo è trasmettere la consapevolezza dei patrimoni digitali come nuova tipologia patrimoniale e le relative implicazioni in ambito museologico e giuridico, fornendo le competenze per una corretta gestione e condivisione delle proprie risorse digitali all’interno di piattaforme e spazi virtuali.

Dopo una prima introduzione alla disciplina del Digital Cultural Heritage nelle sue molteplici sfaccettature, si passeranno in rassegna le sfide che l’avvento del web ha posto alle istituzioni culturali, introducendo nuovi spazi, processi e pratiche per rendere accessibili le proprie collezioni e rispondere alle aspettative dei pubblici di interagire e partecipare alla creazione dei contenuti. Tra i docenti della prima giornata figurano la Dott.ssa Sara Di Giorgio, project manager di CulturaItalia e membro di Europeana e la Dott.ssa Stefania Zardini Lacedelli, dottoranda alla School of Museum Studies dell’Università di Leicester e coordinatrice del corso di formazione.

Il modulo fornirà, quindi, un quadro esaustivo della gestione del diritto d’autore nell’era digitale, presentando i nuovi approcci alla protezione e libera utilizzazione delle opere culturali. Fondamentale sarà l’apporto, su questo tema, dell’avvocato Simone Aliprandi, specializzato in copyright nell’era digitale.

Il modulo si concluderà con una giornata dedicata alle principali attività poste in essere da musei e archivi nel campo degli open data, con particolare attenzione alle iniziative promosse da Wikipedia nel settore culturale.  Durante la lezione del Wikipediano Niccolò Caranti, i partecipanti potranno sperimentare il caricamento di materiali relativi alla propria istituzione all’interno della piattaforma.

L’intero modulo offrirà le competenze teoriche per accedere all’ultima attività in programma: un project work dedicato alla creazione di mostre virtuali sulla piattaforma Omeka, guidato dai docenti coordinatori del corso Stefania Zardini Lacedelli e Giacomo Pompanin, co-fondatori del primo museo virtuale del paesaggio dolomitico Dolom.it

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