CONVEGNO EDUCARE AL E CON IL PATRIMONIO CULTURALE DIGITALE

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Come è stato assunto e sperimentato, soprattutto grazie agli strumenti della digitalizzazione, la titolarità culturale del patrimonio di cui le nostre studentesse e i nostri studenti saranno custodi e promotrici. La Cultura, e la Cultura Digitale in particolare, nella prospettiva di DiCultHer, costituiscono un bene comune, un dispositivo fondamentale di coesione sociale nel suo essere legata all’educazione scolastica, alla formazione, alla ricerca, nonché componente rilevante delle conoscenze e competenze di cittadinanza globale?

In questo senso, e nella prospettiva dettata dall’art. 13 della Convenzione di Faro che recita “facilitare l’inserimento della dimensione del patrimonio culturale a tutti i livelli di formazione, non necessariamente come argomento di studio specifico, ma come fonte feconda anche in altri ambiti di studio, quale le riflessioni e sviluppo di iniziative digitali sono state promosse per favorire, nelle studentesse e negli studenti, in un’ottica di titolarità culturale, la conoscenza e la “presa in carico” del proprio patrimonio culturale?

Quali le proposte progettuali di metodologie innovative per la valorizzazione del patrimonio – tangibile, intangibile e digitale – centrate sull’engagement delle studentesse e degli studenti sono in atto e/o in programmazione promosse in una logica di esercizio di cittadinanza e di progettazione partecipata, a prendersi in carico il proprio patrimonio come complesso di risorse di cui aver cura a livello individuale e come comunità?

Quali le esperienze e le iniziative da voi sostenute sono promosse ed ispirate nel quadro dei framework delineati dalla letteratura internazionale per l’Educazione alla Cittadinanza Globale, dell’Educazione allo sviluppo Sostenibile, dello sviluppo di titolarità del patrimonio culturale (anche digitale) e dello sviluppo dell’Agency degli studenti in un mondo digitalmente interconnesso, ispirandosi all’epistemologia della complessità?

Come e quali modelli culturali sono adottati per:

  • garantire contesto e sviluppi attuativi al “diritto di ogni cittadino ad essere educato alla conoscenza e all’uso responsabile del digitale per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale e dei luoghi della cultura”;
  • il superamento del concetto di FRUIZIONE legato al valore d’uso a favore del concetto di ‘PARTECIPAZIONE’ dei processi di tutela attraverso la piena consapevolezza della ’titolarità culturale’ del patrimonio esercitata con diritto e la sua “presa in carico” dell’eredità culturale che ricevono dal passato;
  • veicolare la consapevolezza del valore delle tecnologie digitali per la salvaguardia, rappresen-tazione e valorizzazione dei patrimoni culturali tra le ragazze e i ragazzi afferenti alle vostre attività promosse con riferimento in particolare all’attenzione all’innovazione, ai temi dell’inclusione sociale, dell’interculturalità, della sostenibilità e del contrasto dei pregiudizi verso le differenze di ogni genere, di cultura, di età, di provenienza, di abilità, di colore della pelle?:
  • rendere pienamente consapevoli i nostri giovani del loro fondamentale ruolo per traguardare gli obiettivi di sviluppo individuale, sociale, culturale ed economico, essenziali per rispondere alle sfide del post- pandemia e intraprendere con successo il percorso di transizione sostenibile dell’Europa che il nuovo Bauhaus Europeo indica come direzione da seguire per una ripresa resiliente, equa, bella ed inclusiva.
  • sostenere la Cultura Digitale come una delle fonti di conoscenza necessarie per i cittadini europei del presente e del futuro; come un nuovo insieme di competenze indispensabili per garantire la conservazione, la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale digitale e del patrimonio identitario ai fini della loro trasferibilità alle nuove generazioni;
  • supportare e valorizzare la ‘creatività’ dei giovani nella strutturazione della nuova Cultura Digitale per innovare i processi educativi “al e con” il patrimonio e intercettare allo stesso tempo le emergenze/esigenze di settore “sia come diritto individuale e collettivo sia come impegno comune per elaborare una costruzione di senso intorno al patrimonio culturale in grado di produrre consapevolezza dei significati e gestione sostenibile delle risorse”;
  • sostenere il New European Bauhaus (NEB) contribuendo al perseguimento dell’ obiettivo di guidare le società europee verso percorsi ispirati ai valori di: sostenibilità (neutralità climatica; circolarità, lotta all’inquinamento e tutela della biodiversità), qualità (esperienza, stile, funzionalità); estetica (bellezza, fruibilità, design di eccellenza);  inclusione (rispetto e valorizzazione della diversità, garanzia all’accessibilità, culturale ed economica, equità e giustizia sociale ed ambientale);
  • co-creare una cultura digitale condivisa e condivisibile fondandola sulla conoscenza dell’ecosistema digitale e su un’attenta valutazione delle sue criticità e delle sue opportunità al fine di consolidare abitudini di utilizzo responsabili delle risorse digitali con l’obiettivo ultimo di salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale e i luoghi della cultura che lo custodiscono;
  • assicurare alle studentesse e agli studenti l’acquisizione della ‘strumentazione teorica, concettuale, metodologica e tecnica’ per imparare a imparare a costruire in autonomia percorsi legati all’esercizio consapevole del diritto/dovere di cittadinanza digitale, attiva e globale; alla cura e alla valorizzazione del territorio; ai valori di sostenibilità e di identità culturale;
  • garantire alle studentesse e agli studenti la qualità di percorsi educativi e formativi finalizzati allo sviluppo di competenze trasversali, di cittadinanza digitale, attiva e globale, di sostenibilità ambientale, sociale ed economica; di   titolarità culturale.