OPEN ART IMAGES

verso una nuova accessibilità, per il riuso dell’arte e l’arte del riuso

NASCE OPEN ART IMAGES: LA PIATTAFORMA ONLINE DEDICATA ALL’ARTE

Non tutti i desideri portano alla libertà, ma la libertà è l’esperienza di un desiderio che viene riconosciuto, scelto e perseguito. Il desiderio non riguarda mai il semplice possesso di qualcosa ma il cambiamento di qualcosa”. A parlare è John Berger, il grande critico d’arte inglese che aveva messo le immagini – d’arte e non solo – al centro della propria attività di ricerca. Le sue parole spiccano in esergo nella descrizione del progetto Open Art Images, che dichiara di prendere ispirazione proprio dai suoi scritti, ponendosi come obiettivo l’allargamento delle possibilità di accesso alle immagini come forma di conoscenza.

Nato il 3 marzo di quest’anno da un’idea sviluppata dalla web designer Viviana Paga, Open Art Images è un motore di ricerca per immagini d’arte in alta definizione e libere di diritti, di ogni epoca e da tutto il mondo. Un nuovo sito quindi dove reperire con facilità immagini d’arte, da scaricare e riusare, e che si presenta come uno strumento prezioso per gli addetti ai lavori ma anche per studenti e appassionati.

Per effettuare una ricerca, basta inserire una o più parole nell’apposito spazio in cima alla pagina, cercando per autore, titolo o parole-chiave. Per ogni immagine restituita nei risultati vengono forniti i dettagli, la fonte, il tipo di licenza e il link al file ad alta risoluzione. Se si vuole, si può contribuire al database con nuove immagini oppure arricchendo o modificando le descrizioni associate; lo si può fare direttamente sulle pagine di Wikimedia, dove si viene reindirizzati.

Al momento Open Art Images mette a disposizione più di due milioni di immagini provenienti da database aperti e condivisi e incita gli utenti ad agire attivamente al fine di migliorare e accrescere il numero e la qualità delle risorse già disponibili. Open Art Images infatti non crea nuovi database, ma cerca di mettere in rete le istituzioni e gli individui e di trovare nuovi modi di riappropriazione e circolazione del patrimonio visivo collettivo nel presente.

Il fondo di immagini proposto è quindi in continua espansione. Ad oggi raccoglie opere digitalizzate da più di 400 musei, gallerie, archivi e biblioteche da tutto il mondo. Tra le istituzioni che più contribuiscono alla condivisione delle proprie collezioni troviamo il MET, il Cooper Hewitt Smithsonian Design Museum, il Cleveland Museum of Art, il Rijksmuseum, il Museo del Prado, il Louvre Museum, il Getty Center, l’Hermitage Museum, il Tokyo National Museum.

Una piattaforma d’arte con una missione importante oltre a quella di condividere e disseminare bellezza e creatività: tutelare la privacy e il diritto di agire sul web, senza essere profilati o depredati dei dati personali, nel rispetto dell’ambiente e per un web libero e trasparente.

I numeri di accessi al sito sono incoraggianti: solo nell’ultimo mese più di quattromila utenti da diversi continenti hanno sperimentato e usato il sito. Anche attraverso i social Open Art Images tenta di coinvolgere le persone per una condivisione dei saperi sempre più amplia. Ad oggi la pagina Facebook conta più di tremila like, presto seguiranno anche Instagram e Twitter.

Open Art Images è un progetto indipendente e completamente autoprodotto a cui DiCultHer guarda con particolare attenzione per offrire, insieme, al sistema dell’Istruzione, immagini d’Arte per garantire il diritto alla cultura e all’istruzione, l’accesso alla cultura, la ‘titolarità culturale’ esercitata con diritto e la ‘presa in carico’ di una responsabilità comune e condivisa rispetto a un bene comune.

In questa direzione, l’intero impianto progettuale dell’iniziativa #hackCultura attivo da anni, rappresenta un momento significativo di sensibilizzazione per la realizzazione di ‘nuovi contenuti culturali digitali’ partendo da progetti e dai dati culturali aperti come quelli del progetto OAI e messi a disposizione dei docenti e studenti finalizzati al riuso degli stessi, ai fini didattici.

Le porte della potenziale più grande collezione d’arte online sono aperte, non vi resta che accedere e dare il vostro aiuto.

Le porte della potenziale più grande collezione d’arte online sono aperte, non vi resta che entrare e dare il vostro apporto.

Contribuisci al progetto

https://opencollective.com/openartimages/contribute

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