L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha costituito un acceleratore nella messa in campo di reali opportunità di incrementare sinergia e sperimentazione tra settore culturale e settore dell’educazione costituite non solo da tecnologie ma anche e soprattutto da ‘contenuti’ a disposizione sia dei docenti sia degli studenti per configurare un modo diverso di educare e fare didattica[1].

Sono bastate poche settimane di ‘scuola senza la scuola’ per far emergere una domanda di stimoli, di supporti, di contenuti e di competenze che le istituzioni culturali hanno avuto e hanno la possibilità di offrire al sistema dell’istruzione nazionale, realizzando sinergie crescenti tra digitale, cultura, educazione, già peraltro prefigurate nella Carta di Pietrelcina sull’educazione all’eredità culturale digitale[2] per ‘…garantire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti le competenze chiave per affrontare i cambiamenti e le sfide del loro presente, per proiettarsi al meglio nel futuro, per diventare cittadine e cittadini attivi e consapevoli, capaci di condividere valori comuni e di confrontarsi positivamente con l’altro’.

In un momento particolarmente difficile per tutti, le iniziative fino ad ora assunte dalla rete DiCultHer per garantire il diritto all’istruzione, l’accesso alla cultura, la ‘titolarità culturale’ esercitata con diritto e la ‘presa in carico’ di una responsabilità comune e condivisa rispetto a un bene comune, sono oggi ampiamente confermate come ambito sperimentale su cui costruire una nuova intesa tra digitale, cultura, educazione. L’intero impianto progettuale delle iniziative assunte da DiCultHer nel corso di questi ultimi cinque anni rappresentano, da un lato, un momento significativo di sensibilizzazione per la realizzazione di ‘nuovi contenuti culturali digitali’, dall’altro, la strada maestra per restituire ai nostri giovani la piena coscienza di quanto sia importante riappropriarsi della titolarità partecipata della propria eredità culturale ripartendo proprio dal riconoscimento del valore della “Cultura Digitale”, intesacome strumento per sviluppare la piena consapevolezza del loro ruolo nella società, attraverso un’attenzione costante all’innovazione, ai temi dell’inclusione sociale, dell’interculturalità, della sostenibilità e del contrasto dei pregiudizi verso le differenze di ogni genere, di cultura, di età, di provenienza, di abilità, di colore della pelle.

LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ PER L’ANNO SCOLASTICO 2020-21

Nella consapevolezza che il  digitale non può più essere considerato una variabile indipendente delle politiche educative e culturali tanto nazionali che globali, ma una grande opportunità e uno straordinario strumento di supporto delle stesse politiche per sostenere il diritto all’istruzione e il diritto alla cultura, la programmazione delle attività #DiCultHer per l’anno scolastico 2020-21, parte da tali prospettiveper realizzare una più stretta interazione tra digitale, cultura ed istruzione, promuovendo percorsi capaci di includere abilità di learning design e per immaginare strumenti concreti per vivere il patrimonio culturale nel loro tempo attraverso la co-creazione di competenze digitali abilitate ad assicurare la conservazione, sostenibilità, valorizzazione e promozione del Digital Cultural Heritage, ma anche e soprattutto per favorire l’uso consapevole del Web, delle tecnologie ad esso collegate e degli strumenti e tecniche di comunicazione rese disponibili dal digitale per una comunicazione eticamente efficace.

In questa prospettiva – e nella visione DiCultHer – le attività di educazione finalizzate a riconoscere il valore della ‘cultura digitale’, rappresentano un punto di partenza rilevante e un’importante opportunità per restituire alla Comunità Educante nazionale, conoscenza approfondita del digitale per raggiungere obiettivi culturali,  formativi, di crescita e un modello di ‘learning by doing’, per consentire agli studenti l’esercizio della creatività per creare/co-creare percorsi culturali digitali, in autonomia.

La Programmazione delle attività per il prossimo a.s. parte da questi presupposti per continuare la sperimentazione di un sistema di apprendimento collaborativo in rete finalizzato a rendere il nostro sistema scolastico‘protagonista’ dei saperi del futuro. Tale programmazione fa riferimento, in via prioritaria, alle indicazioni contenute nell’Accordo Quadro tra la DG-ER del MiBACT e DiCultHer rinnovato il 30 settembre 2019[3]  in tema di attuazione della Carta di Pietrelcina e all’attuazione della Convenzione di Faro[4] e tiene conto in particolare delle iniziative già consolidate in questi ultimi anni:

Per l’a.s. 2020-21, sono state introdotte due importanti novità in #HackCultura2021 per coinvolgere studenti e Docenti ancorché “distanti” a lavorare insieme su due nuove SFIDE: la prima (n.6) riguardante il tema della sostenibilità dal titolo “Adotta un Goal dell’Agenda 2030 delle NU per una “cittadinanza del mondo” , la seconda (n.7) un vero e proprio progetto editoriale di scrittura collettiva per scrivere tutti insieme un ROMANZO COLLETTIVO, dal titolo: La grande scrittura. Mille mani per una storia” .



[1] https://www.artribune.com/professioni-e-professionisti/didattica/2020/04/digitale-coronavirus/

[2] https://www.diculther.it/blog/2020/01/01/carta-di-pietrelcina-sulleducazione-alleredita-culturale-digitale/

[3] https://agcult.it/a/11073/2019-10-01/mibact-rinnovato-protocollo-tra-dg-educazione-e-rete-diculther

[4] https://www.diculther.it/blog/2019/01/15/convenzione-di-faro-loccasione-digitale-per-la-cultura-litalia-leuropa/

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