Introduzione

Le Settimane delle Culture Digitali “Antonio Ruberti” si ispirano direttamente alle storiche Settimane della Cultura Scientifica promosse dal Ministro Antonio Ruberti nel 1991, e proseguite nel suo impegno europeo con la nascita della Settimana Europea della Cultura Scientifica (1993). In questo video https://youtu.be/JWsro8z6Hpk si può ascoltare la sua voce nel raccontare le motivazioni di questa visione pionieristica.

Dedicare la nostra Settimana ad Antonio Ruberti è, per #DiCultHer, un atto di riconoscenza e continuità: un ponte tra il suo impegno per la scienza e la conoscenza condivisa e le attuali sfide poste dal paradigma digitale, sempre più centrale nel nostro modo di vivere, pensare, apprendere e partecipare.

Una Settimana per educare alla cittadinanza digitale e culturale

Come nelle precedenti edizioni, anche questa undicesima Settimana delle Culture Digitali sarà uno spazio di confronto e co-progettazione per:

– valorizzare la progettualità giovanile,
– rafforzare il dialogo tra istituzioni, scuole e comunità,
– promuovere il diritto all’accesso al sapere, all’istruzione, all’innovazione e all’uso consapevole delle tecnologie digitali.

Essa rappresenta un momento centrale del nostro anno associativo: un’occasione per fare il punto sulle attività realizzate, presentare nuove iniziative in vista dell’a.s. 2026-27, ascoltare le esperienze delle scuole e dei territori, e costruire insieme visioni future.

Tutto ciò in coerenza con la Convenzione di Faro, il Manifesto Ventotene Digitale, il Manifesto AI CULTURA e il New European Bauhaus – di cui #DiCultHer è partner – per una transizione culturale, digitale e sostenibile, fondata su bellezza, inclusione e responsabilità.

AI e Patrimonio Culturale Digitale: una sfida fondativa

Particolare rilievo, anche in questa edizione 2026, sarà dato al tema del rapporto tra Intelligenza Artificiale e Patrimonio Culturale Digitale, con due giornate speciali (📅 date da definire) dedicate a:

– esplorare il ruolo dell’AI come risorsa per la salvaguardia, valorizzazione e co-creazione del patrimonio in tutte le sue forme, in particolare quello digitale;
– riflettere sulla necessità di una governance etica, inclusiva e sostenibile delle tecnologie emergenti;
– promuovere un’interpretazione partecipativa e comunitaria della memoria culturale, in attuazione della Convenzione di Faro.

L’AI, infatti, non è un mero strumento tecnico, ma una forza trasformativa che va educata e guidata. Richiede un approccio democratico e critico, capace di riconoscere i rischi (privatizzazione dei dati, sorveglianza, disuguaglianze) e di valorizzarne il potenziale per il bene comune.

Verso una AI Literacy Europea

La riflessione si collegherà al nuovo Framework europeo sull’AI Literacy, che definisce l’alfabetizzazione all’intelligenza artificiale come:

“Il complesso di conoscenze tecniche, competenze trasversali e atteggiamenti consapevoli che permettono di comprendere, usare e creare con l’Intelligenza Artificiale in modo etico, critico e responsabile.”

Un concetto che integra dimensioni cognitive, etiche, sociali e ambientali, in piena sintonia con il nostro approccio educativo integrale e con le indicazioni del Manifesto AI CULTURA.

Obiettivi della Settimana

– Rafforzare la cittadinanza digitale attiva e consapevole.
– Restituire centralità alla creatività giovanile.
– Valorizzare le buone pratiche scolastiche e territoriali.
– Promuovere l’educazione al digitale come diritto di ogni cittadino.
– Avviare percorsi condivisi di progettazione culturale e educativa per l’anno successivo.

Un invito a partecipare

La Settimana è aperta alla partecipazione di:
– scuole, università e istituzioni culturali,
– enti locali e centri di ricerca,
– organizzazioni della società civile, artisti, studiosi e cittadini.

Le iniziative in programma saranno diffuse a livello locale, nazionale ed europeo, anche attraverso il TG CULTHER, il podcast ufficiale DiCultHer e la rivista Culture Digitali.