MuseiEmotivi

Appuntamento il 15 e 18 settembre a Firenze presso il Museo Galileo

Appuntamento il 15 e 18 settembre a Firenze presso il Museo Galileo per la sesta edizione di MuseiEmotivi, il format di riflessione e lavoro pratico-teorico sullo sviluppo del Museo nel nuovo millennio: un Museo inteso come generatore di esperienze speciali e multiformi dove si declinano nuovi linguaggi e soluzioni immersive, capace di attrarre, emozionare e coinvolgere i pubblici più diversi. Il format, sviluppato nell’arco di tre giornate, prevede una serie di comunicazioni disciplinari seguite da dibattito e un laboratorio di analisi e progettazione partecipata su un “caso di studio” emblematico.

Il tema per questa sesta edizione presso il più importante Museo della Storia della Scienza in Europa, quest’anno rifletterà sui “Circuiti Emotivi” , cioè l’insieme di quegli elementi interconnessi in modo tale che, nell’insieme stesso, circoli emozione.  Nel contesto museale i circuiti emotivi producono o modificano emozioni in relazione a più elementi: le opere e le collezioni, le narrazioni e le storie ad esse correlate, la loro componente umana e relazionale, l’atmosfera e l’ambiente di interazione, gli strumenti tecnologici di fruizione e comunicazione.  Le nuove esperienze museali “user-centered” sono oggi sempre più estese nelle proprie dimensioni spaziali e temporali e nascono da una relazione circolare e dinamica tra le collezioni, i pubblici e il museo, inteso come spazio fisico e digitale di questa interazione. Se la relazione si struttura in un contesto collaborativo e interdisciplinare, si attiva un circuito emotivo di connessione tra diversi elementi e ambiti di ricerca, in grado di produrre emozioni motivanti e che non cortocircuitano in se stesse.   Nell’ambito di questa nuova edizione, vorremmo evidenziare perciò il ruolo svolto da questi diversi elementi, capaci di “ex-movere”, mettere in movimento e “circuitare” emozioni nel sistema museale. Un contesto che nell’ultimo anno ha significato per molti chiusura e isolamento, profusione di media digitali e visite virtuali, evidenziando antiche carenze culturali e professionali, a partire innanzitutto dalla definizione del ruolo svolto dal museo nella società attuale.   Vorremmo provare a ridefinire le priorità di un museo capace di focalizzarsi sulla propria “dimensione locale”, fino a costituire un vero e proprio “sistema territoriale integrato” basato su una platea di visitatori e abitanti, essenzialmente locali, fedeli, potenzialmente intesi come grande valore aggiunto. Tracciando i presupposti di una nuova “museografia virtuale”, intesa come dimensione altra che, se da una parte vuole stimolare la visita reale, dall’altra rappresenti un’esperienza capace di proporre una scenografia virtuale di emozioni, consentendo ad ogni museo di andare oltre i propri limiti dimensionali, territoriali ed economici.   

Per ulteriori info: http://nemech.unifi.it/musei-emotivi/