POLITICHE EDITORIALI

AMBITO DI INTERESSE

Culture Digitali si propone uno strumento editoriale Open di alta divulgazione scientifica in grado di rappresentare il ruolo che il digitale riveste sia da un punto di vista tecnico-scientifico sia umanistico (letterario, filosofico storico, artistico, archeologico, archivistico ecc.) in tutti i suoi aspetti, applicazioni e problematiche.

Oltre alla condivisione di eventi di studio e ricerca, verranno promosse tutte quelle metodologie e software, sviluppati in particolare in Italia, che migliorino la qualità del processo di digitalizzazione e conservazione del nostro patrimonio culturale. Il progetto vuole creare un repository di contenuti sempre aggiornati che consenta il ripensamento delle scienze e culture contemporanee come patrimonio del futuro e del ruolo della cultura umanistica nell’era digitale.

Seguendo queste linee programmatiche, la rivista online si comporrà di varie sezioni tematiche che avranno l’obiettivo di raccogliere i contributi attuali sulle problematiche e le sfide delle Digital Humanities e del Digital Cultural Heritage in diversi contesti teorici e applicati. Saranno particolarmente sollecitati approfondimenti sui temi (ma non ristretti a):

  • Modelli, strumenti e formazione alla rappresentazione della conoscenza nello studio del patrimonio culturale letterario, storico, artistico, archeologico, filosofico.
  • Metodi e tecnologie di comunicazione del patrimonio culturale e loro impatto nella conoscenza e nell’educazione. 
  • Problematiche e strategie inerenti la conservazione (in termini di persistenza, provenienza, autenticità) dei dati.
  • Modelli e strumenti per la facilitazione del diritto di partecipazione dei cittadini alla vita culturale del proprio territorio e per il potenziamento della conoscenza e dell’accessibilità del patrimonio culturale artistico e paesaggistico.
  • Esperienze e buone prassi di contenuti digitali potenzialmente ri-utilizzabili (Open Educational Resources).
  • Esperienze e buone prassi di costruzione di percorsi innovativi per stimolare la creatività giovanile.
  • Esperienze e buone prassi di interventi tecnologici di rigenerazione e riqualificazione urbana specie nelle aree periferiche e marginali.
  • Studi sull’impatto culturale e sociale della rappresentazione e della comunicazione condotta con i nuovi modelli e tecnologie digitali.
  • Sistemi e tecnologie relativi a Internet of Things, Digital Diplomacy, Storytelling e Placetelling, Semantic Web, Linked Open Data, Network Analysis, Digitization 3D/2D, Visualization, Virtual & Augmented Realit applicati al patrimonio culturale.

 SEZIONI

  • Articoli/interviste
  • Rubriche

FREQUENZA DI PUBBLICAZIONE

Bimestrale, sei numeri annui + due Quaderni

POLICY SULL’OPEN ACCESS

La rivista segue una politica di “open access” a tutti i suoi contenuti nella convinzione che un accesso libero e gratuito alla ricerca garantisca un maggiore scambio di saperi. Presentando un articolo alla rivista l’autore accetta implicitamente la sua pubblicazione in base alla licenza Creative Commons Attribution 4.0 International License.

Questa licenza consente a chiunque il download, riutilizzo, ristampa, modifica, distribuzione e/o copia dei contributi. Le opere devono essere correttamente attribuite ai propri autori. Non sono necessarie ulteriori autorizzazioni da parte degli autori o della redazione della rivista.

Gli autori che pubblicano in questa rivista mantengono i propri diritti d’autore.

La rivista non richiede tariffe né per la sottomissione di articoli né per la loro revisione.

CODICE ETICO DELLA RIVISTA

Tiene conto del COPE Code of Conduct.

Le politiche editoriali e il codice etico della Rivista saranno riesaminate periodicamente, soprattutto per quanto riguarda le nuove raccomandazioni del Consorzio COPE.

Culture Digitali  segue questo modello per la pubblicazione degli articoli. Tutte le parti coinvolte nella pubblicazione – autore, editor della rivista, revisori ed editore – sono consapevoli degli standard etici richiesti e li condividono.

Responsabilità della Redazione

La Redazione adotta tutte le misure ragionevoli per assicurare la qualità del materiale pubblicato in Culture Digitali, agendo di conseguenza se rileva abusi da parte degli autori. Saranno valutati ai fini della pubblicazione i manoscritti per il loro contenuto intellettuale, senza distinzione di razza, sesso, orientamento sessuale, credo religioso, origine etnica, cittadinanza, o filosofia politica degli autori.

La decisione della Redazione si attiene alle disposizioni di legge in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio. La rivista fornisce una guida per gli autori che garantisce l’accuratezza, la completezza e la chiarezza dei contributi, tra cui redazione tecnica e l’utilizzo di apposite linee guida e liste di controllo.

La Redazione segue un protocollo che garantisce che il materiale presentato alla rivista rimanga riservato durante il processo di valutazione. La riservatezza delle informazioni individuali, di ricerca o professionali ottenute è garantita durante il processo di revisione.

La Redazione adotta tutte le misure ragionevoli per garantire che tutti gli articoli siano pubblicati in libero accesso e liberamente disponibili a chiunque. L’identificazione permanente in DOI e NBN garantisce il monitoraggio di garanzia e la conservazione degli articoli a lungo termine.

Responsabilità degli Autori

Gli autori sono responsabili per gli articoli che presentano: essi devono garantire l’originalità delle loro opere, di essere consapevoli delle conseguenze di una cattiva condotta. Gli autori dovrebbero sempre riconoscere le proprie fonti e fornire dettagliate citazioni per tutte le pubblicazioni che hanno influenzato il loro lavoro.

Gli autori sono invitati a seguire le linee guida dell’autore pubblicate dalla rivista, garantendo in tal modo l’accuratezza, la completezza e la chiarezza degli articoli, inclusi gli standards tecnici ed editoriali.

Norme editoriali per la rivista “Culture Digitali”

I contributi (circa 3.000-6.000 parole) possono essere sottoposti in inglese, francese, spagnolo o italiano. Il testo va inviato in formato elettronico e deve essere conforme alle linee guida. Gli articoli devono essere provvisti di due abstract (max 200 parole), in inglese e in italiano, e devono essere corredati da almeno 5 parole chiave. 

I formati per inviare i contributi sono OpenOffice.odt e Word.docx.

Al primo articolo inviato è richiesta una breve presentazione (500 battute, spazi inclusi) dell’autore corredata con una foto.

Nell’ottica di semplificare il più possibile la stesura dei testi da parte degli autori dei contributi per la rivista, ci riferiremo di base alle norme Apa, modificate e alleggerite di alcuni ulteriori aspetti. 

1) Per le citazioni nel testo:  attenerci alla citazione tra parentesi tonda di cognome autore, data dell’opera di riferimento. Sia che si tratti di citazione diretta sia indiretta. 

ES. (Giorgi, 2021)

1a) Nella citazione diretta, testuale, nel testo discorsivo  usare :  Virgolette alte “……”. Subito dopo, tra parentesi tonda: cognome autore, virgola, data opera, virgola, pagina/e della citazione (senza la p.)

ESEMPIO 

“C’era una volta… – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno” (Collodi, 1883, 1).

1b) Nella citazione indiretta: Come sopra, ma senza pagina della citazione. 

ESEMPIO

Così come si accenna nell’incipit di Pinocchio … (Collodi, 1883)

2) Per la bibliografia

Sempre in ordine alfabetico per cognome 

2a) Se si tratta di VOLUME: 

Cognome maiuscolo, iniziale nome puntato maiuscola, data opera tra parentesi tonda,  titolo libro o articolo,  città (con prima lettera maiuscola): casa editrice (prima lettera maiuscola).

ESEMPIO

Collodi, C. (1883), Le Avventure di Pinocchio, Firenze: Bemporad.

2B) Se si tratta di ARTICOLO IN RIVISTA 

Semplicemente distinguere il nome dell’articolo dal nome della rivista messo tra virgolette alte, numero, pagine. 

ESEMPIO

Giorgi, P. (2021), Il rapporto scuola-società: qualche cenno all’esperienza nel quartiere dell’Isolotto a Firenze, “Loescher Quaderni della Ricerca”, 59, 105-116.

2C) Se si tratta di articolo in ATTI DI CONVEGNI e CONTRIBUTO IN LIBRO

ESEMPIO

Olianas, C. (2010), Il mestiere dell’intagliatore di scarabei in Sardegna e in Africa in epoca punica (V-III secolo a.C.): Confronti tra botteghe tharrensi e cartaginesi, in Milanese, M., Ruggeri, P. & Vismara, C. (A cura di), L’Africa Romana: I luoghi e le forme dei mestieri e della produzione nelle province africane (Vol. 1, 233 – 241), Roma: Carocci. 

3) Per le note

Le note a piè pagina devono essere inserite come testo delimitato da doppia parentesi tonda. La loro numerazione nell’articolo pubblicato sarà automatica.

Poiché i riferimenti bibliografici debbono essere indicati tra parentesi nel testo, nelle note si troveranno solamente approfondimenti testuali legati al tema trattato (che possono contenere anche collegamenti web).

APA Referencing style

Citations

All the references given in the list of bibliography should be cited in the body of a text.

Of course, any reference may be cited more than once. By name of cited author and year of publication:

  • One author: (Giorgi, 1991)
  • Two authors: (Miller and Smith, 1994).

The text cited as per the book is open and closed by quotation marks and at the end in round brackets indicate the bibliographic reference (surname, comma, year, comma, page of citation).

Example:

“In the framework of evolutionary aesthetics, aesthetic perception and preference are regarded to be one of the evolving behaviors for adapting environment, which have biological groundings, and being conducive to human survival and reproduction” (Xiaoxiang Tang, 2018, 3)

Bibliography

BOOK

Capitalized surname, initial name capitalized, date work in round brackets. Book or article title. City (first capital letter): publishing house (first capital letter).

Example

Colin D. (2005), The Prefabricated Home, London: Reaktion Books.

ARTICLE IN SCIENTIFIC JOURNAL

Capitalized surname, initial name capitalized, date work in round brackets. Title of the article. Name of the Scientific Journal in quotes, Number of the Issue and (Volume), Number of pages.

Example

Smith B. (1961), Cities and Landscape, “Architectural Review”, 56(3), 49-53.

PROCEEDINGS CONGRESSES AND CONFERENCES

Example

O’Neil, J. M., & Egan, J. (1992), Men’s and women’s gender role journeys: Metaphor for healing, transition, and transformation, in B. R. Wainrib (Ed.), Gender issues across the life cycle (pp. 107–123), New York: Springer.

ONLINE PUBLICATIONS

Online documents can be cited in round brackets in the principal text through the link of the website.


Recensioni

Culture Digitali vuole fornire ai suoi lettori recensioni di libri, progetti, strumenti e dataset, così come report di eventi (workshops, tutorials, seminari, conferenze, summer school, etc.) e progetti legati alla comunità di DCH, con l’obiettivo di diffonderne le attività in corso in Italia e all’estero.

Una recensione per Culture Digitali deve contenere un minimo di 500 e un massimo di 1.000 parole e viene pubblicata a scorrimento, ovvero poco dopo la consegna e a seguito dei dovuti interventi editoriali. 

DIRITTI DEGLI AUTORI

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EDITORE

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