Performing Media, un futuro remoto. Il percorso di Carlo Infante tra Memoria dell’Avanguardia e Transizione Digitale

di Pamela Giorgi

Al Teatro Argentina presentato il libro-librido  sul lavoro di Carlo Infante “Performing Media, un futuro remoto. Il percorso di Carlo Infante tra Memoria dell’Avanguardia e Transizione Digitale” (2022) a cura di Gaia Riposati e Massimo Di Leo, un volume che racconta come siano anni che Carlo Infante sviluppa il suo progetto Performing Media!.

Si tratta di un libro “librido”, artefatto analogico digitale, composto da testo, parole chiave, video e audio da fruire online seguendo i collegamenti e i QRcode: sia libro con cui il lettore entra in relazione, sia dispositivo che connette con altri ambienti, perché il lettore possa avvertirsi come fruitore attivo nel momento in cui ne sfoglia le pagine.

Ma cosa è Performing media ? Si tratta di un lavoro di socializzazione e divulgazione per sviluppare una nuova sensibilità che permetta d’interpretare l’innovazione digitale come un’espansione delle possibilità di comunicazione, per agire e non subire. Si tratta di tutto un mondo di pratiche creative che trova origine nell’ambito delle culture digitali e ancora prima del teatro di ricerca affinato ai media, sia radiofonici sia video, in particolare con il videoteatro, una peculiarità italiana sviluppata nei primi anni Ottanta, con la Postavanguardia. Un fenomeno che si è poi esteso alle più diverse articolazioni, tra performance e multimedialità, che si misurano con le trasformazioni dei linguaggi audiovisivi.

Oggi inevitabilmente il Performing media riguarda sempre più lo sviluppo delle tecnologie dei nuovi media interattivi, mobili e geolocalizzati (su cui Urban Experience, con le sue “mappe parlanti” basate su geo-podcast, sta facendo scuola). I media possono diventare così performanti in via direttamente proporzionale alle nostre azioni innestate a progettazioni culturali ed educative. Ciò sta creando un nuovo paradigma per ciò che definiamo cultura: il rapporto tra uomo e mondo non è solo mediato da tecnologie meramente intese come strumenti ma comporta un’integrazione sensibile tra il naturale e l’artificiale, creando nuove opportunità di evoluzione antropologica e culturale.

Questo autunno nella sua terza edizione, dal 25 al 30 settembre,  nell’ambito di Estate Romana 2022, dove si è sviluppato nella sua dimensione sia teorica sia esperienziale, ludica e partecipativa, basata sull’apprendimento dappertutto attraverso i walkabout (esplorazioni partecipate radionomadi che generano geo-podcasting) condotti proprio da Carlo Infante e una serie di performance e installazioni. Questa edizione ha avuto un format del walkabout, con le videoproiezioni nomadi, attraverso cammini notturni lungo l’Appia Antica, interpretando, in un inedito performing media storytelling,  epigrafi e storie di tombaroli; sviluppandosi inoltre nell’attività di geo-podcasting con l’app di “realtà aumentata orale” Loquis, narrando storie come un personaggio assai caro ad Infante, quel Don Sardelli, che potremmo definire il “Don Milani” degli Acquedotti. Nel ciclo di eventi-perscorsi l’Accademia Nazionale di Danza si è affinata in un processo formativo sul performing media, già avviato alla Scuola Nazionale di Cinema-Centro Sperimentale, con un workshop centrato sul rapporto tra corpo nei paesaggi umani e virtuali, con il progetto coreografico in realtà virtuale Touching in VR con Ariella Vidach e Claudio Prati– AiEP.

Link all’evento: Report della III edizione di Performing Media, tra videoproiezioni nomadi sull’Appia Antica, geopodcasting, danza nella realtà virtuale e blockchain – Urban Experience

Al Parco Archeologico dell’Appia Antica si è fatto experience lab con brainstorming e walkabout su ‘L’arte dello spettatore’. La nuova rete del valore, tra partecipazione attiva e blockchain con installazione di Intelligenza Artificiale ed elaborati ipermediali (in soluzione NFT-Non-Fungible Token per la rete blockchain) degli studenti del corso di Performing Media al Dipartimento di Pianificazione Design e Tecnologia dell’Architettura di Sapienza-Università di Roma, insieme a Communia-Rete per i Beni Comuni che sta creando una comunità estesa d’innovazione sociale, di respiro nazionale.

Tutte le azioni sono come sempre sono state a ingresso libero e gratuito. Possibile seguirle in streaming web-radio su www.radiowalkabout.it

Di rilievo anche in questa edizione i partner: Parco Archeologico dell’Appia Antica, Accademia Nazionale di Danza, RomaEuropa Festival, Teatro di Roma, VII Municipio, Georadio, Fondazione Rete Communia,

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Informazioni maggiori sono rinvenibili su: www.urbanexperience.it