#NewEuropeanBauhaus, l’Europa punta su sostenibilità, estetica e inclusione

a cura di Giuseppe Lanese

Oltre 300 eventi online e in presenza in tutti i paesi dell’Unione. La prima edizione del New European Bauhaus Festival (con sede fisicamente a Bruxelles, presso la Gare Maritime & Mont des Arts) ha centrato l’obiettivo di riunire “persone di ogni ceto sociale per esplorare, discutere e plasmare un futuro bello, sostenibile e inclusivo”.

L’Italia ha avuto un ruolo da protagonista nell’evento, visto che il via ufficiale alla manifestazione, conclusasi il 12 giugno, è partito proprio da Roma, con una cerimonia al museo Maxxi, alla presenza della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: “Il ruolo del nuovo Bauhaus – ha detto – è chiaro: siamo arrivati al limite, abbiamo preso più di quanto abbiamo dato, ora ci deve essere un’inversione di rotta. Serve una legge sul clima, servono cifre, valutazioni, prove che vengono dalla scienza, ma con il Green Deal europeo c’è un movimento che arriva dal basso e l’anima è proprio il New European Bauhaus”.

Il Festival dedicato al New European Bauhaus (NEB) è stato progettato su tre pilastri: Forum, Fiera e Fest. Il Forum è stato caratterizzato da tavole rotonde colloqui in stile TEDx con relatori provenienti da tutto il mondo. Tra i partecipanti anche architetti come Shigeru Ban, Rem Koolhaas e Stefano Boeri e figure significative del mondo dell’arte come Gerfried Stocker (Ars Electronica). La Fiera, invece, ha permesso di esporre idee e progetti che puntano allo sviluppo sostenubile e alla crescita sociale ed economica dell’Unione: delle 316 domande pervenute, sono stati selezionati 100 progetti da esporre a NEB. Il Fest, infine, ha riguardato eventi, spettacoli, installazioni, teatro e musica. Più di 200 gli eventi svoli a Bruxelles e in oltre 20 Stati membri. Il New European Bauhaus (NEB) si basa sugli ideali originali e sull’approccio multidisciplinare proprio della scuola d’arte Bauhaus, nata in Germania nel 1919. Un approccio attualizzato ai tempi moderni e che immagina una comunità unita e senza divisioni tra le diverse discipline. Il New European Bauhaus è, nelle parole della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, un “nuovo progetto per l’Europa”.


Il NEB, spiegano dall’UE, è un movimento creativo e transdisciplinare in divenire, un ponte tra il mondo della scienza e della tecnologia, dell’arte e della cultura. Ispira un movimento per facilitare e guidare la trasformazione delle nostre società lungo tre valori inseparabili: sostenibilità (dagli obiettivi climatici, alla circolarità, inquinamento zero e biodiversità), estetica (qualità dell’esperienza e dello stile, oltre la funzionalità), inclusione (dalla valorizzazione della diversità, alla garanzia dell’accessibilità e dell’accessibilità economica). Il New European Bauhaus riunisce cittadini, esperti, imprese e istituzioni per reimmaginare una vita sostenibile in Europa e oltre. Oltre a creare una piattaforma per la sperimentazione e la connessione, l’iniziativa sostiene il cambiamento positivo anche fornendo l’accesso ai finanziamenti dell’UE per progetti belli, sostenibili e inclusivi. L’iniziativa New European Bauhaus collega il Green Deal europeo alla nostra vita quotidiana e agli spazi di vita. Invita tutti gli europei a immaginare e costruire insieme un futuro sostenibile e inclusivo che sia bello per i nostri occhi, le nostre menti e le nostre anime.