PROGETTO/RETE LE VIE DEI MEDICI – MUSEO DIFFUSO EN PLEIN AIR

Patrizia Vezzosi

ABSTRACT  

LE VIE DEI MEDICI  MUSEO DIFFUSO EN PLEIN AIR

Museums have no borders, they have a network

Il Progetto LE VIE DEI MEDICI è finalizzato alla scoperta e alla valorizzazione di Itinerari Medicei.  Avviato nel 2004 ‘dal basso’, attraverso scambi culturali tra Scuole, è stato segnalato Best Practice nel 2015 dalla Commissione Nazionale Rete Scuole Associate UNESCO.  I risultati raggiunti, documentati in diverse pubblicazioni e presentazioni, sono stati sintetizzati in (a cura di) Patrizia Vezzosi “Le vie dei Medici” Toscana Promozione Turistica 2017, italiano e inglese, cartaceo e on line:

https://www.visittuscany.com/export/shared/visittuscany/documenti/le-vie-dei-medici-in-toscana.pdf

https://www.visittuscany.com/export/shared/visittuscany/documenti/the-ways-of-the-medici-in-tuscany.pdf

Il Progetto è stato segnalato, fra gli altri, dal Bollettino Nazionale ITALIA NOSTRA n.504 p.24-26

https://www.italianostra.org/wp-content/uploads/3396-4-Italia-Nostra-Bollettino-504.pdf

e dalla Rivista Internazionale FORBES https://forbes.it/2019/07/05/viaggio-in-toscana-10-itinerari-le-vie-dei-medici/

Il Progetto ha coinvolto una Rete di Istituzioni e Associazioni. Nel 2019, V Centenario della nascita di Cosimo I de’ Medici, ha dato vita ad oltre 50 eventi in Toscana e Romagna Toscana.  I risultati sono documentati in (a cura di) Patrizia Vezzosi “In viaggio attraverso le vie dei Medici. Scopri la Toscana Medicea”, Atti Convegno Villa Medicea Cerreto Guidi, Ed. Innocenti 2020 https://www.italianostra.org/nazionale/gli-atti-del-convegno-scopri-la-toscana-medicea-ora-a-disposizione-del-pubblico/

Il Progetto si svilupperà a scala nazionale-internazionale, come evidenziato in (a cura di) Patrizia Vezzosi  “Le vie dei Medici in Toscana- Grand Tour Mediceo-Dalla prossimità all’Europa” Ed. Consiglio Regionale Toscana 2021.  

 
 
THE MEDICI'S WAYS MUSEUM DIFFUSED EN PLEIN AIR

Museums have no borders, they have a network

The LE VIE DEI MEDICI Project is aimed at the discovery and enhancement of Medicean Itineraries. Launched in 2004 ‘from below’, through cultural exchanges between schools, it was reported as Best Practice in 2015 by the UNESCO National Commission for the Network of Associated Schools. The results achieved, documented in various publications and presentations, have been summarized in (edited by) Patrizia Vezzosi “Le vie dei Medici” Toscana Promotion Tourism 2017, Italian and English, printed and online:

https://www.visittuscany.com/export/shared/visittuscany/documenti/le-vie-dei-medici-in-toscana.pdf

https://www.visittuscany.com/export/shared/visittuscany/documenti/the-ways-of-the-medici-in-tuscany.pdf

The Project was reported, among others, by the National Bulletin ITALIA NOSTRA n.504 p.24-26

https://www.italianostra.org/wp-content/uploads/3396-4-Italia-Nostra-Bollettino-504.pdf

and from the International Magazine FORBES https://forbes.it/2019/07/05/viaggio-in-toscana-10-itinerari-le-vie-dei-medici/

The Project involved a Network of Institutions and Associations. In 2019, the fifth centenary of the birth of Cosimo I de’ Medici, gave birth to over 50 events in Tuscany and Romagna Tuscany. The results are documented in (edited by) Patrizia Vezzosi “Traveling through the streets of the Medici. Discover Medicean Tuscany“, Conference Proceedings Villa Medicea Cerreto Guidi, Ed. Innocenti 2020 https://www.italianostra.org/nazionale/gli-atti-del-convegno-scopri-la-toscana-medicea-ora-a-disposizione-del-pubblico/

The Project will develop on a national-international scale, as highlighted in (edited by) Patrizia Vezzosi “The ways of the Medici in Tuscany – Grand Medici Tour – From proximity to Europe” Ed. Regional Council of Tuscany 2021.


il Progetto di Italia Nostra che ha messo in Rete Itinerari e Cammini Medicei in Toscana

in una prospettiva di sviluppo internazionale di Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa

“Le Vie dei Medici: un moderno Corridoio Vasariano che connette beni, centri, territori medicei con vista panoramica sul Rinascimento” Patrizia Vezzosi, Ideatrice e Responsabile del Progetto Le Vie dei Medici– Referente Italia Nostra

Con il Progetto LE VIE DEI MEDICI la Scuola è vissuta come motore culturale del territorio, protagonista della cultura e dello sviluppo sostenibile in sinergia con le Istituzioni e Associazioni operanti sul territorio.

Il Progetto nasce infatti nel 2004 come Progetto didattico con lo scopo primario di Educare attraverso l’Arte. In particolare, il Progetto intende favorire negli studenti una presa di coscienza del patrimonio culturale che li circonda sensibilizzandoli al contempo alla tutela e alla valorizzazione. Fondamentale è far percepire il valore del patrimonio culturale: gli economisti ci insegnano che nell’apprezzamento di un bene l’importante non è tanto il valore reale quanto il valore percepito. Partendo non da astratti argomenti tratti dal libro di Storia dell’Arte ma da concreti segni territoriali – documenti materiali presenti nella realtà prossima agli studenti (il territorio come libro di testo), prendere coscienza del proprio patrimonio culturale- percepirne il valore – significa riconoscerne una triplice valenza: artistica-estetica, storico-documentaria, sistemica-territoriale. Questo ultimo aspetto, sistemico-territoriale, che presuppone una lettura a scala territoriale, volta a cogliere le relazioni del bene con il contesto sempre più ampio per comprenderne appieno il significato-valore, è il tratto originale, distintivo e qualificante l’approccio metodologico utilizzato (come in un puzzle, ogni elemento è importante perché contribuisce a realizzare e comprendere il disegno complessivo).

Un bene culturale territoriale infatti non è solo bello, di eccezionale valore storico-artistico (ex L1089), non è solo un documento di storia locale (o di civiltà secondo la nota definizione della Commissione Franceschini del ‘64-‘67 recepita nell’attuale Codice dei Beni Culturali D.Lgs. 42/04) ma è anche, e soprattutto, un documento di relazioni territoriali significative temporali e spaziali. E’ un indicatore infallibile, come una Cartina di Tornasole, della presenza di relazioni territoriali significative da riscoprire per riqualificare (ridare qualità- significato-senso) alla città e al territorio. Oltre a essere segno è quindi anche strumento per

la riqualificazione urbana e territoriale e per uno sviluppo sostenibile, fondato sulla centralità delle risorse culturali del territorio. Dobbiamo quindi guardare al territorio non come ‘sommatoria’ di beni ma come ‘integrale’ di beni e di relazioni fra i beni.

La conoscenza-percezione del valore del patrimonio culturale non può prescindere dall’esperienza personale, diretta, ‘sul campo’. Quando l’esperienza è autentica, condivisa con i compagni e con l’insegnante, sorge ‘spontaneo’ il desiderio di tutela e valorizzazione:

rispetto-conservazione dei valori riconosciuti (fatti propri). La tutela non è più percepita come un’imposizione legislativa ‘dall’alto’ (passiva e vincolistica ossia fatta di divieti e di vincoli) ma come un obbligo morale, diventa tutela attiva che parte ‘dal basso’;

trasmissione-comunicazione agli altri dei valori riconosciuti (valorizzare significa infatti far conoscere il valore).

La motivazione, che è alla base dell’apprendimento, è quindi determinata, oltre che dalla concretezza e vicinanza del patrimonio culturale, dalla responsabilità, dal sentirsi-diventare

protagonisti attivi della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale offrendo un contributo

fattivo alla conoscenza dello stesso (la conoscenza è, del resto, la prima fondamentale forma di tutela).

Il linguaggio usato per trasmettere agli altri i valori riconosciuti, mediante le nuove tecnologie digitali, diventa ulteriore e fondamentale stimolo per gli studenti che con le nuove tecnologie hanno dimestichezza-familiarità. Se la comunicazione-scambio di informazioni- avviene fra pari-coetanei il messaggio è certamente il più efficace perché si crea empatia (pathos –sentire) termine che significa sostanzialmente sentire come l’altro, ossia capire e condividere con gli altri. Il Progetto Le vie dei Medici, finalizzato alla scoperta e alla valorizzazione di Itinerari Medicei, ne è la dimostrazione tangibile.

Il Progetto sostiene quindi lo sviluppo delle competenze di cittadinanza degli studenti attraverso l’Educazione al Patrimonio in sintonia con la L.92/2019 e DL 35/2020 Linee Guida per l’Insegnamento dell’Educazione Civica, attraverso veri compiti di realtà (contesto reale, destinatari precisi e finalità specifiche) dove è fondamentale la componente emotiva (empatia che si genera nello scambio culturale fra coetanei) e motivazionale (responsabilità di contribuire alla scoperta e valorizzazione di itinerari medicei): gli studenti diventano protagonisti del proprio processo di apprendimento, producendo anche risultati originali e nuova conoscenza, mediante esperienze concrete e significative di apprendimento cooperativo, con scambi culturali interdisciplinari tra scuole e visite guidate tra coetanei ai luoghi medicei (il Progetto è stato recepito nella Proposta didattica del MU.ME.LOC Museo delle Memorie Locali di Cerreto Guidi con l’attivazione di specifici LABORATORI a cui hanno aderito Scuole da tutta la Toscana documentati in diverse pubblicazioni di carattere didattico-divulgativo).

Gli originali risultati raggiunti dal Progetto didattico hanno avuto risvolti significativi anche in ambito culturale-turistico. In particolare, attraverso gli scambi culturali fra scuole, sono stati individuati 10 ITINERARI MEDICEI TEMATICI, esemplificativi e non esaustivi, che si prestano ad infiniti sviluppi creativi, pubblicati in (a cura di) Patrizia Vezzosi “Le Vie dei Medici” Ed. Toscana Promozione Turistica 2017 in Italiano e Inglese, cartaceo e on line.

Il Progetto anticipando i riconoscimenti ufficiali (Sito UNIESCO Ville e Giardini Medicei 2013) e la Fiction di Rai 1, coglie perfettamente l’identità competitiva della Toscana: i Medici sono in tutto il mondo sinonimo di Toscana, culla del Rinascimento (Medici= Toscana= Rinascimento).  

I Medici sono un’antica famiglia originaria del Mugello che si è arricchita con il commercio e le attività bancarie. Nel XV secolo i Medici assunsero a Firenze un rilevante potere economico e politico all’interno della città-stato in regime repubblicano. Dal XVI al XVIII secolo, con l’autorità ducale prima (1531) e granducale poi (1569/1570), governarono lo Stato fiorentino e la Toscana fino all’estinzione della dinastia (1737). 

L’impronta lasciata dai Medici in Toscana è immensa. Oltre che fautori della creatività artistica ed infaticabili collezionisti, i Medici furono infatti promotori di innumerevoli interventi territoriali il cui denominatore comune è la rappresentazione del potere e della magnificenza medicea. Il potere e la magnificenza dei Medici, oltre che attraverso i RITRATTI UFFICIALI (in particolare quelli della Serie Aulica agli Uffizi e quelli conservati alla Villa Medicea di Cerreto Guidi), è evidente non solo nelle maggiori aree urbane, soprattutto a FIRENZE, capitale del Granducato, ma anche nelle aree suburbane, con il SISTEMA VILLE MEDICEE considerate la massima espressione del potere mediceo, e nelle aree extraurbane, con il SISTEMA DELLE BONIFICHE. A scala territoriale sono strategiche le città portuali fortificate di LIVORNO e COSMOPOLIS oggi PORTOFERRAIO, inserite in un vasto SISTEMA DIFENSIVO che è uno degli aspetti più eclatanti dell’intervento mediceo. La fondazione di Cosmopolis (1548) e il monopolio mediceo sull’ estrazione e lavorazione del ferro dette impulso al commercio del minerale delle miniere elbane e portò all’affermazione di un vasto SISTEMA SIDERURGICO di opifici idraulici in varie zone della Toscana. Il generale sfruttamento delle risorse territoriali comprende, oltre al SISTEMA DELLE MINIERE di cui la Toscana è ricca, anche i boschi: i tronchi d’albero della Garfagnana, attraverso LE VIE DEI REMI, raggiungevano gli arsenali medicei di Pisa dove prendevano vita le galee della flotta del Granducato. La magnificenza dei Medici si esprime anche attraverso l’uso della risorsa acqua, nella duplice valenza utilitas/venustas, con fontane e ACQUEDOTTI come quelli di Pitigliano, Pisa ed Arezzo.

Con il Progetto Le Vie dei Medici è possibile scoprire questo straordinario patrimonio nella sua valenza artistica-documentaria-sistemica.

Partendo dalla Scuola, il Progetto ha dato vita ad una rete educativa, culturale, turistica volta allo sviluppo sostenibile dell’intera Toscana che ha coinvolto sempre più Istituzioni e Associazioni, in particolare il Comune di Cerreto Guidi, ITALIA NOSTRA, nonché ANCI, UNPLI, FEISCT e Toscana Promozione Turistica (Progetto Editoriale 2017).

Nel 2019, V Centenario della nascita di Cosimo I de’ Medici, primo Granduca di Toscana, con uno straordinario ‘gioco di squadra’, il Progetto ha dato vita ad oltre 50 eventi in Toscana e nella Romagna Toscana. Eugenio Giani, attuale Governatore della Regione Toscana, ha definito il Progetto “… una delle iniziative più interessanti ed originali che la Toscana ha visto crescere sul proprio territorio...”. I risultati raggiunti nel 2019 sono documentati in (a cura di) Patrizia Vezzosi “In viaggio attraverso le Vie dei Medici. Scopri la Toscana Medicea” Ed. Innocenti 2020.

Nel 2021 sono stati altresì definiti 10 ITINERARI MEDICEI PER AREE GEOGRAFICHE della Toscana e Romagna Toscana, che i Comuni interessati possono declinare in CAMMINI MEDICEI LOCALI, documentati in (a cura di) Patrizia Vezzosi “Le Vie dei Medici. Grand Tour Mediceo Dalla Prossimità all’Europa” Ed. Consiglio Regionale Toscana (presentati nell’incontro Meet 19/1/2021 a cui hanno partecipato, tra gli altri, Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio Regionale, e Stefano Dominioni, Direttore dell’Istituto degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa, nell’incontro Meet 19/2/2021 a cui ha partecipato, tra gli altri, Leonardo Marras, Assessore Regionale al Turismo, nonché in 10 Dirette Facebook condotte dal giornalista Carlo Sestini):

Itinerario N.1 Versilia, Lunigiana, Garfagnana,

Itinerario N.2 Pistoia, Prato e dintorni,

Itinerario N.3 Mugello e Romagna Toscana,

Itinerario N.4 Aretino,

Itinerario N.5 Firenze e dintorni,

Itinerario N.6 Empolese, Montalbano, Valdinievole,

Itinerario N.7 Pisa e dintorni,

Itinerario N.8 Livorno e Costa,

Itinerario N.9 Senese,

Itinerario N.10 Maremma e Arcipelago.

Il passaggio dalla scala regionale a quella nazionale-internazionale quale Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa è l’obiettivo da raggiungere nel 2022.

Come ha evidenziato in più occasioni l’On. Silvia Costa, già Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, “…il Progetto LE VIE DEI MEDICI è una straordinaria iniziativa che ha messo in rete e valorizzato interlocutori culturali, della Scuola, dell’Università, delle rappresentanze territoriali nazionali ed europee del turismo culturale. Si tratta proprio dell’approccio integrato e partecipato che abbiamo in questi anni sostenuto in Europa e che è stato al centro dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale e della governance degli Itinerari culturali europei, oggi rilanciata nella Agenda Europea per la Cultura e nel Piano di Lavoro della Commissione sul Patrimonio Culturale Europeo. In questo quadro LE VIE DEI MEDICI si aprono a molte opportunità di ulteriori sviluppi” (S.Costa Intervista “Le Vie dei Medici-Le formidabili fortezze medicee” Convegno, Grosseto 1/12/2019).

Le Vie dei Medici possono quindi “…predisporre la propria Candidatura per la Certificazione di Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa sviluppando molteplici legami culturali transnazionali (Stefano Dominioni, Direttore dell’Istituto degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa, Meet 19/1/2021). Le prossime azione sono definite dalla Ris.n.67/2013:

  • Costituzione di un Comitato Scientifico trasnazionale trasdisciplinare e definizione di un Programma Triennale di interventi;
  • Costituzione di una Associazione Europea con Statuto (almeno 3 stati).

A tal fine è auspicabile il riconoscimento da parte della Regione Toscana di Progetto di Interesse Regionale. Infatti il Progetto Le vie dei Medici delinea reti intercomunali, interregionali e in prospettiva internazionali con la creazione di valore aggiunto a scala sempre più ampia, mantenendo la propria identità: la valorizzazione partendo ‘dal basso’ con il coinvolgimento delle scuole, delle comunità, dei territori ed offrendo nuove opportunità professionali.

Questo Sistema di Itinerari e Cammini Medicei internazionale andrà ad interfacciarsi con gli altri Itinerari Europei (es. Via Francigena) creando ulteriori sinergie. Con il Progetto Le Vie dei Medici il valore aggiunto creato dalla rete delle relazioni territoriali significative a scala sempre più ampia, dal ‘locale’ al ‘globale’, evidenzia un “concetto aggiornato per i ‘beni culturali’ quali ‘catene globali del valore’ e nuove geografie per lo sviluppo economico che travalicano i confini regionali e nazionali ”(Patrizia Vezzosi).

La stretta connessione fra educazione, cultura, turismo, sviluppo sostenibile era già evidente del resto alla lungimirante  Anna Maria Luisa de’ Medici(11 agosto 1667- 18 febbraio 1743), sorella di Gian Gastone, ultima erede della Famiglia Medici, a cui spettò il passaggio delle consegne ai Lorena nel 1737: l’Elettrice Palatina, con la stipula del Patto di Famiglia, primo rilevante testamento a destinazione pubblica della storia, vincolava “per sempre” a Firenze e al  Granducato di Toscana tutte le collezioni medicee “… per ornamento dello Stato, per utilità del pubblico e per attirare la curiosità dei forestieri…” (Articolo Terzo della Convenzione fra Anna Maria Luisa de’ Medicie Francesco Stefano di Lorena, firmata il 31/10/1737, nota come Patto di Famiglia, confermata nel Testamento del 5/4/1739, entrato in vigore nel 1743 alla morte di Anna Maria Luisa de’ Medici).

Patrizia Vezzosi ha centrato la propria ricerca sul rapporto beni culturali-territorio-sviluppo sostenibile (UNIFI C.N.R. ’91 ’95 ‘98). Ha svolto incarichi per Regione Toscana e altri Enti. Ha collaborato con l’IRPET con la ricerca Beni culturali e territorio in Toscana IRPET, 2003. E’ ideatrice di vari Progetti didattici fra i quali il Progetto/Rete LE VIE DEI MEDICI. I risultati e gli sviluppi internazionali sono documentati in varie pubblicazioni. È Referente ITALIA NOSTRA Toscana – EDU.

Patrizia Vezzosi focused her research on the relationship between cultural heritage-territory-sustainable development (UNIFI C.N.R. ’91 ’95 ’98). She has held assignments for the Tuscany Region and other Entities. She collaborated with IRPET with the research Cultural Heritage and Territory in Tuscany IRPET, 2003. She is the creator of various educational projects including the LE VIE DEI MEDICI Project/Network. Achievements and international developments are documented in various publications. She is the contact for ITALIA NOSTRA Toscana – EDU.