“Il Festival come luogo di sperimentazione, sviluppo ed inclusione”

a cura di Luca Basilico *

A margine della chiusura delle attività programmate dalla Fondazione Molise Cultura, nell’ambito del Festival About The Future (*), si trasmette una breve premessa descrittiva che si aggiunge al report (in basso) dell’edizione 2022. Lo scopo è quello di fornire in questo breve spazio un’informativa capace di documentare delle azioni che non troverebbero sedi specifiche migliori di queste. Innanzitutto vorrei rimarcare ex post (Webinar#54 – 2022 #Diculther) con lo scopo di sollecitarne le giuste curiosità relative al progetto, l’azione del Festival ATF: intesa come piattaforma di sviluppo dell’ecosistema culturale e come garante della salvaguardia delle relazioni sociali messe in forte disarmo da spinte globali eterodirette in cui il mezzogiorno (in particolare) ne è protagonista. Il festival, con l’ambizione di diventare un punto di riferimento di ricerca e produzione delle pratiche artistiche contemporanee, e studio dei fenomi culturali; si rapporta sul territorio senza mai tralasciare il compito, nonché la responsabilità di semina nei contesti giovanili e di raccolta per le realtà produttive regionali, coinvolte codeste da uno scambio relazionale con quelle internazionali importate all’occasione. 

Un “sistema circolare” come raccontato nel workshop 3C Interreg di Agnone[1] (CB) che grazie all’interazione dei nuovi media, l’innovazione, ed attraverso una metodologia di pianificazione strategica della cultura  parafrasando il metodo #ECoC del dott. Claudio Bocci[2] agisce sul territorio con lo scopo di stimolarne le radici ed una rigenerazione dell’architettura sociale. Cerca di assolvere quindi, nell’azione i principi programmatici espressi dalla commissione UE attraverso il New European Bauhaus, con lo scopo di capitalizzarne gli effetti attraverso la continuità programmatica, la cui, rappresenta il vero punto di forza del progetto posto in essere.

Secondo questo principio ed oltre, la Fondazione Molise Cultura, opera nello specifico per garantire una migliore qualità della vita e della quotidianità. Un’azione che nel suo complesso si inscrive nel sistema duale + Cultura + Salute[3] rivolta al territorio. Argomento del quale sarà oggetto d’interesse nell’edizione 2023. 

ATF22 / Special conference

“L’impatto nei territori delle politiche e delle strategie applicate dal mercato economico-culturale  e creativo”

Auditorium Fondazione Molise Cultura Regione Molise

Link streaming per rivedere la conferenza

Programma

  1. Sandro Arco, Apertura lavori e reel attività generali della Fondazione Molise Cultura
  2. Luca Basilico, Presentazione e coordinamento del panel
  3. Umberto Croppi, Cenni sul mercato delle Imprese creative e culturali, a margine del Rapporto Federculture 2022. Min:16.04 – 45.00
  4. Pierluigi Sacco, Le politiche di riferimento in UE e gli impatti nei territori. Min:47.43 – 01.09.35
  5. Milena Rosa, Un aggiornamento sulle risorse economiche disponibili per il mercato delle attività culturali. Infografica bandi. Min:01.13.00 – 01.38.00
  6. Elena Varanese, Case history “Dantroide”. 

Resoconto Edizione 2022:

Dopo quasi un mese di attività generali il Festival About The Future Uno sguardo intorno al futuro, prodotto e ed organizzato dalla Fondazione Molise Cultura, chiude la seconda edizione, incassando la menzione da parte di Federculture come buona pratica[1] nazionale di progetto che spinge sulla ricerca qualitativa, le relazioni e l’innovazione delle pratiche, senza tralasciare l’attenzione verso il territorio.  In questo senso come sollecitato dalla stessa FMC: le diverse progettualità  messe in campo attraverso la programmazione, svolgono altresì un ruolo cardine di welfare culturale[2]

ATF si rivolge a quelle professionalità della cultura e della creatività contemporanea che producono sperimentazioni, opere ed interventi tali da innescare le relazioni tra il medium tecnologico e le arti visive e quelle performative. A breve uscirà una call per l’edizione 2023.

Dopo aver sondato durante la prima edizione le recenti sperimentazioni delle performance dal vivo audio-visive con NO Borders AV Performance (FlxER), le installazioni interattive di Igor Imhoff; l’opera “totale” multimediale Reformed AI+VR di L. Strangis; la selezione storica di Bruno Di Marino sul cinema d’artista sperimentale in Italia, etc[3]. L’edizione di quest’anno ha completato l’apertura delle sezioni: exhibition, for kids e performance dal vivo, più vicine queste, al teatro – danza con il collettivo Dehors/Audela. Attività con la quale si conclude l’avviamento generale delle sezioni e che vedrà un ulteriore arricchimento nei futuri programmi.

Luca Basilico: “Il valore del Festival grazie all’azione della FMC, è indentificabile proprio in questo sforzo secondo cui si intende storicizzare la rassegna attraverso la programmazione annuale delle attività. Questo produrrebbe un enorme risultato anche a favore dei centri di ricerca e produzione in Italia che investono in questo mercato. ATF2022 si è articolato in diversi momenti interconnessi fra loro, in effetti è questa la caratteristica principale a cui il progetto fa riferimento. Non un contenitore catalogabile in un unico settore. Ma bensì un racconto capace di inglobare i diversi linguaggi della cultura e della creatività contemporanea che fanno della tecnologia uno strumento di mediazione espressiva. Il solco della ricerca, incentrato all’interno della produzione sperimentale audio-visiva, nello specifico la videoarte, definita da M.M.Gazzano “un laboratorio cinquantennale di nuove professionalità creative nell’ambito delle culture industries[4]”, offre la scusa per parlare del rapporto osmotico tra le arti visive e quelle performative con la tecnologia a partire dagli anni ’60 fino ad oggi.

In questa cornice collochiamo quindi i primi due artisti della sezione Exhibition: Stephen Partridge con l’installazione Monitor (1974) e Elaine Shemilt con il video tape Doppelgänger (digital version 1979). Il video Quattro minuti di mezzogiorno di Partridge e della Shemilt,  la cui relazione con le opere realizzate su carta stampata della Shemilt, ha offerto un interessante studio in cui la ricerca etnografica corroborata dall’espressività della videoarte (come linguaggio)[5] può diventare un interssante canale di ricerca funzionale non solo alla comunicazione ma anche all’estetica del linguaggio audio-visivo (qui è necessario un ulteriore riferimento a NO Borders[6]). 

La video documentazione delle lectures di Rewind[7] e EWVA[8] di Partridge e Shemilt ha arricchito  il palinsesto del canale dedicato.  ATF/channel, ha all’attivo tra gli altri: la lectio di Gazzano su Nam June Paik e Vasulka (che ha posto nel 2018 le fondamenta della ricerca all’interno del concept). Un importante tassello, la cui fruizione è libera per la comunità di riferimento[9].

Giacomo Ravesi ha proposto e raccontato dei video in una giornata dedicata sul tema dell’animazione d’artista contemporanea. Della quale sicuramente nella prossima edizione si presterà maggiore attenzione visto i risultati raggiunti sulla base dell’interesse suscitato. Gli artisti Francesca Fini (A Dream in Stone 2022 Courtesy of the artist) e Alessandro Amaducci (insieme al direttore di Over The Real Maurizio Marco Tozzi)  (Remake Remodel 2020 Courtesy of the Artist ) sono stati i protagonisti del talk con screening video della sezione Artist on the future. Una cornice che ha offerto la possibilità di raccontare la produzione artistica contemporanea coinvolta da sistemi complessi come l’intelligenza artificiale, la fotogrammetria, la realtà virtuale, nonché il mercato del metaverso.  Il programma EDU arricchito non solo dalle personalità appena citate, ma anche con ospiti del calibro di Fabio Viola ha reso stabile l’attività educational, cui rappresenta il vero valore aggiunto della rassegna organizzata all’exGIL di Campobasso.

Si sta lavorando alla pubblicazione di un piccolo documento sintetico che racchiuda questi primi e intesi anni di attività di ricerca in Fondazione Molise Cultura a favore del mercato delle Industrie Creative e Culturali.

Arrivederci e Buon anno 2023. LB


[1]    Croppi-Sacco. ATF22 Special Conference: https://www.federculture.it/about-the-future-focus-sul-tema-limpatto-nei-territori-delle-politiche-e-delle-strategie-applicate-dalle-icc/

[2]    https://www.treccani.it/magazine/atlante/cultura/Welfare.html

[3]    https://www.artribune.com/progettazione/new-media/2021/11/about-the-future-il-festival-di-arte-tecnologia-e-scienze-alla-fondazione-molise-cultura/

[4]    About The Future Channel. Marco Maria Gazzano 2018 https://www.youtube.com/watch?v=LK9xo9mktBY

[5]    Sul tema è interessante aggiungere che la performance NO Borders A/V del collettivo FlxER, non era nient’altro che una narrazione audio-visiva i cui contenuti etnografici erano mixati e fusi dall’estetica sub-culturale underground contemporanea. Un potenziale di cui vedremo sempre di più gli effetti.

[6]    https://flxer.net/it/performances/no-borders-av-performance/

[7]    https://rewind.ac.uk/rewind-italia/

[8]    http://www.ewva.ac.uk/

[9]    https://www.youtube.com/channel/UCL_OfUm7FePPCU9_GMa8rRg


[10]    https://cooperazione.regione.molise.it/node/978 ;

[11]    Ospite di ATF22 per il #54 Webinar Diculther.

[12]    https://www.culturaesalute.com/news/blog/266-la-cultura-fa-bene-alla-salute-la-dottoressa-catterina-seia-parla-del-welfare-culturale

* Luca Basilico opera nel settore del management culturale, nel fundraising e nella comunicazione. Coordina per conto della Fondazione Molise Cultura – Regione Molise il progetto About The Future Festival of Art, Technology & Science.

(*) About The Future Festival of Art, Technology & Science

Produzione ed organizzazione Fondazione Molise Cultura

Project coordinator Luca Basilico

Rivista Culture Digitali