Strategie digitali per una nuova didattica dell’Arte: il progetto ArtCentrica

di Marco Cappellini, Chiara Bimbi, Eleonora Giovannini

https://vimeo.com/698977025

Abstract ITA: Insegnare la Storia dell’Arte sta diventando sempre più una sfida per gli insegnanti, che spesso sono in difficoltà nel saper catturare l’attenzione dello studente e appassionarlo alla materia. Per fare fronte a questa problematica, le tecnologie digitali rappresentano una reale opportunità di innovazione e cambiamento, purché integrate nei percorsi di apprendimento. È da queste riflessioni e da una serie di esperienze con istituzioni culturali ed educative che è nata ArtCentrica, l’applicazione cloud, oggi anche startup innovativa, nata con l’intento di rivoluzionare il paradigma delle lezioni frontali in classe, a favore di un apprendimento attivo (anche da remoto), basato sulla collaborazione tra studente e insegnante. ArtCentrica ha già partnership importanti (Gallerie degli Uffizi, Pinacoteca di Brera, National Geographic) ed è accelerata da FuturED di Cassa Depositi e Prestiti-H-FARM.

Abstract ENG: Teaching Art History has become a real challenge for teachers, who often struggle to capture the attention of their students and make them interested in the subject. Digital technologies, as long as they are integrated in learning paths, represent a real opportunity to solve this problem and bring innovation and change. From these reflections and from a series of experiences with cultural and educational institutions ArtCentrica was born. With the cloud application, and today also an innovative startup, the purpose is to transform the paradigm of frontal lessons in class, promoting the active learning (even remotely), based on the collaboration between student and teacher. ArtCentrica already has important partnerships (Uffizi Galleries, Brera Museum, National Geographic) and is accelerated by FuturED, promoted by Cassa Depositi e Prestiti and H-FARM.

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Dici Storia dell’Arte, e il primo pensiero va a quelle ore in classe in cui, annoiato dalla lezione, ne approfittavi per ripassare la materia dell’ora successiva. Perché diciamocelo, a 15 anni era più interessante fantasticare che prestare attenzione ad una noiosa filippica sull’ennesima Madonna col Bambino su fondo oro. Quanti si saranno riconosciuti in un’immagine simile… ma il motivo della scarsa attenzione degli studenti in classe è spesso una problematica legata alle metodologie didattiche adottate dai docenti. Naturalmente non si vuole fare di tutta l’erba un fascio, ma è indubbio che spesso i professori preferiscono costruire lezioni frontali, mettendo a disposizione degli studenti materiali fotografici di scarsa qualità, limitandosi a divulgare informazioni nozionistiche, senza cercare interazione e partecipazione. Purtroppo, spesso non basta leggere il libro di testo in classe per catturare la loro attenzione, e il risultato è trovarsi davanti ad una ventina di teste sbadiglianti. Eppure, gli studi effettuati, come quello portato avanti da Europeana Education e European Schoolnet, sintetizzato nell’articolo “L’apprendimento digitale durante la pandemia – Risorse del patrimonio culturale da e per gli educatori”, dimostrano che le discipline artistiche migliorano l’esperienza di apprendimento e il modo in cui si vive l’ambiente scolastico. Che fare, dunque?

La tecnologia, e più nello specifico il digitale, è senz’altro un mezzo che, se impiegato in maniera sinergica, può apportare reale beneficio al rapporto insegnante/studente; non entità da demonizzare, bensì opportunità da cogliere e sfruttare per innovare in maniera significativa il futuro della Scuola, anche su scala globale. Integrare il digitale all’interno dei percorsi di apprendimento, diventa indispensabile per la costruzione di competenze trasversali (capacità di problem solving, lavoro in team etc.) – e nuove conoscenze.

È da queste riflessioni e da una serie di esperienze con istituzioni culturali ed educative che è nata ArtCentrica, l’applicazione cloud – oggi anche startup – progettata e sviluppata dall’azienda fiorentina Centrica (perdonateci il gioco di parole) proprio con l’intento di rivoluzionare il paradigma delle lezioni frontali in classe, a favore di un apprendimento attivo (anche da remoto), basato sulla collaborazione tra studente e insegnante.


Per migliorare e implementare la piattaforma, il team di ArtCentrica si sta impegnando a diffondere il concetto di cultura digitale in forma sempre più estesa, candidandosi e aggiudicandosi la partecipazione a programmi di accelerazione; tra i più recenti IMPACT EdTech – promosso da European Schoolnet, ISDI e FundingBox – e FuturED – promosso da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ed H-FARM.

Inoltre fa avanzare la propria proposta attraverso un percorso di ricerca e sviluppo svolto internamente, con partner culturali ed educativi (Pinacoteca di Brera, National Geographic) e anche in progetti europei, come “CCI Thrive”, che partirà nel prossimo Maggio. CCI-Thrive, cofinanziato da European Education and Culture Executive Agency (EACEA), vede tra i partner, fra gli altri, Ars Electronica (Linz) e IMZ Internationales Musik&Medienzentrum, e cerca di capire gli ostacoli che impediscono alle industrie culturali e creative europee di raggiungere il loro pieno potenziale e di raggiungere un più alto livello di fama e competitività internazionale, e di sperimentare tecnologie e processi collaudati e all’avanguardia per trovare soluzioni fattibili, convincenti e convincenti per le piccole e medie imprese CCI.

Il target di riferimento cui ArtCentrica si rivolge è lo studente di scuola superiore e universitario, nella fascia di età 15-25 anni, cruciale per il futuro di ogni individuo. Ma in che modo la piattaforma, concretamente, agisce sulle modalità di apprendimento? Gli insegnanti diventano attori del cambiamento, costruendo in modo innovativo le lezioni di approfondimento sulle opere che preferiscono direttamente dalla piattaforma, aggiungendo annotazioni nelle aree da evidenziare,  facendo zoom sui dettagli e molto di più.

Gli strumenti di ArtCentrica consentono anche agli studenti di essere attori primari nel processo di apprendimento, poiché forniscono percorsi altamente formativi e coinvolgenti al tempo stesso, in cui possono acquisire competenze non previste dai programmi scolastici, ma che sono importanti in virtù della rapida crescita che il settore digital sta attraversando. Citando lo studio di Winner e Hetland, le “disposizioni di pensiero” che i ragazzi recepiscono attraverso un’esperienza artistica di alta qualità, includono capacità di riflessione, autocritica e disponibilità a sperimentare e imparare dagli errori. (“Why Do We Teach Arts in the Schools? The dialogue continues. A response to Winner/Hetland”).

Aumentare l’interesse degli studenti per le arti può avere inoltre ricadute positive anche sulle loro famiglie, contribuendo al riavvicinamento ai luoghi della cultura – che a loro volta possono sfruttare ArtCentrica per migliorare le esperienze del pubblico, prima e dopo la visita. ArtCentrica è un prodotto in continua evoluzione, sia da un punto di vista tecnologico, sia da un punto di vista di contenuti, conta al suo interno oltre 3.000 immagini hi-res di opere d’arte di alcuni dei più importanti musei al mondo (Gallerie degli Uffizi, Pinacoteca di Brera, MET, Rijksmuseum etc.), tutte impiegabili nelle attività didattiche, grazie alla presenza di funzionalità interattive.

A tal proposito, è importante segnalare quanto, di fatto, sia scarso l’utilizzo della tecnologia da parte di Musei ed Istituti culturali per finalità commerciali (2% – dati ISTAT 2020) e didattiche (2% – dati ISTAT 2020). Eppure, soprattutto durante il periodo pandemico, molte persone si sono avvicinate alle risorse digitali dei musei e, sempre secondo i dati ISTAT 2020, il 44,2% del pubblico continuerà ad utilizzare tali risorse con la stessa intensità del periodo di chiusura.

Altro dato da tenere in considerazione: il 65,5% dei visitatori intervistati nell’inchiesta sottoposta alla Direzione DG Musei nel 2020, ritiene che la presenza di contenuti digitali di altissima qualità online (foto, video, contenuti) potrebbe indurre il visitatore a svolgere una visita completa di persona. Occorre, quindi, fare una riflessione in merito anche in questo senso, poiché aumentare la visibilità dei musei online, ne conseguirebbe un aumento delle visite in presenza, con un’auspicabile crescita del numero dei biglietti venduti.

Tornando all’introduzione del digitale nel sistema didattico, la scuola dovrebbe avere il compito di aprirsi ad un’esperienza innovativa e stimolante, per gli studenti in primis, ma anche per i docenti, soprattutto quelli che hanno meno dimestichezza con gli strumenti digitali, aiutandoli a migliorare il loro rapporto con le tecnologie e a stare al passo con i cambiamenti della società.

Grazie alle interazioni che studenti e insegnanti possono avere su ArtCentrica, e anche ai loro eventuali feedback, si potrà avere una buona base per eventuali ricerche sugli effetti dell’insegnamento delle Arti e sul rapporto che gli studenti instaurano con esse. Avere più dati permetterà di migliorare anche i modelli didattici e dimostrare l’importanza della materia nell’ambito delle riforme scolastiche.

Perché si generi un ambiente interdisciplinare sul quale costruire il futuro, è ormai chiaro che cultura e tecnologia dovrebbero convivere in maniera sinergica e non perseverare in una contrapposizione al di fuori dei nostri tempi.

Per maggiori informazioni su ArtCentrica si può far riferimento al sito web https://www.artcentrica.com, al video https://vimeo.com/698977025 e inviare una mail a info@artcentrica.com.

BIOGRAFIE

Marco Cappellini: Fiorentino, ingegnere elettronico, alla fine degli anni 90 direttore tecnico del progetto HYPERMUSEUM per il Consorzio CIVITA. Dal 1999 co-founder e CEO di Centrica (www.centrica.it), azienda first mover nel settore digital imaging – digitalizzazione diretta high-res Gallerie degli Uffizi – e nel software abilitante come l’Internet image server XLimage®, alla base di Uffizi Touch®, portato a EXPO Shanghai anche con la mostra digitale Uffizi Virtuale. Dal 2010 co-founder e Presidente di ViDiTrust (http://www.viditrust.eu) dedicata all’anticontraffazione e alla sicurezza. Dal 2015 co-founder e CEO di VirtuItaly, startup spinoff di Centrica, focalizzata nella produzione di mostre digitali immersive&interattive (“Uffizi Virtual Experience”, “Renaissance Experience) portate a Milano, Lipsia (Germania) e a Shenzhen (Cina). Dalla fine del 2019 impegnato sul progetto EdTech ArtCentrica (https://www.artcentrica.com), premiata da National Geographic nei GESAwards, accelerata da MindCET, IMPACT EdTech e da FuturED, controllata da Centrica e divenuta startup innovativa a Marzo 2022, nella quale ricopre il ruolo di CEO e co-founder. https://www.linkedin.com/in/marco-cappellini-42b250/

Chiara Bimbi: Storica dell’Arte. Dopo essersi laureata all’Università degli Studi di Firenze, entra nel mondo dell’arredamento di interni e svolge una breve esperienza lavorativa a Londra. Rientrata in Italia a causa della pandemia consegue, presso l’Università degli Studi di Siena, i crediti necessari per l’insegnamento e si interessa così di pedagogia e psicologia dell’apprendimento. Dopo aver lavorato come insegnante di italiano in una scuola per stranieri di Firenze entra nel team di Centrica dove si occupa del settore educativo.

Eleonora Giovannini: Laureata in Comunicazione all’Università degli Studi di Firenze, prosegue il suo percorso collaborando con testate giornalistiche e portali di informazione online, portando avanti anche attività di organizzatrice di eventi presso Associazioni culturali Universitarie e non solo. Di grande crescita è stata l’esperienza presso l’ufficio stampa di una società di distribuzione musicale indipendente. Da sempre amante della scrittura e del mondo Social, si unisce al team di Centrica dove si occupa del dipartimento di Comunicazione.