Sperimentiamo il curricolo europeo!

Di Laura D’Ambrosio, Dirigente I.C. Nereto Sant’Omero (Teramo)

Abstract

This article concerns the values of the European Schools Curriculum and how it can be translated into pedagogic and didactic practices to give students the opportunity to acquire a European identity.

The European schools system has a framework of values: the eight competences. The rationale, therefore, for the curriculum is and should be that it conforms to these eight competences, leading to the European Baccalaureate : communication in the mother tongue ; communication in foreign languages; mathematical competence and basic competences in science and technology; digital competence; learning to learn; social and civic competences; a sense of initiative and entrepreneurship; and cultural awareness and expression.

What these competences fundamentally embrace is a set of European, anti-nationalistic and cosmopolitan values, and the sense of supporting the views of marginalized students, teachers and parents in order to develop an appropriate pedagogy to allow an inclusive sense of citizenship (Banks 1997, 1998, 2004).

What has happened all too frequently in the history of the European Schools System is the development of a set of inclusive values that can genuinely address the problems of modern education systems , and at the same time , a set of pedagogical values and strategies that are not fit for this important purpose.

This means that schools need to promote European citizenship, human rights, utopian perspectives, cosmopolitanism and democracy in a pedagogic context. Cosmopolitanism has a long lineage, having roots in ancient Greek philosophy and the European Enlightenment. The cosmopolitan perspective is an ideal that ‘combines a commitment to humanist principles and norms, an assumption of human equality, with a recognition of difference, and indeed a celebration of diversity ’ (Kaldor 2003: 19).

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Il nuovo anno scolastico vede impegnati i dipartimenti disciplinari del nostro istituto, I.C. Nereto Sant’Omero, in una nuova ed entusiasmante sfida che pone l’avanzamento di un ulteriore step verso l’internalizzazione del curricolo scolastico: lo sviluppo di un quadro di conoscenze e competenze per l’insegnamento della “cultura europea”.

Un progetto sperimentale ambizioso che include la collaborazione di istituzioni culturali europee partner nel Progetto Erasmus + “European Culture” tra cui l’associazione DiCultHer, presieduta dal Dott. Carmine Marinucci.

Il gruppo di lavoro che si è costituto in seno al collegio docenti comprende insegnanti dei vari ambiti disciplinari delle classi del secondo biennio della scuola primaria e le classi della scuola secondaria del plesso di Nereto (TE) e il ricercatore Dott. Jacopo Condò, rappresentante DiCultHer all’interno del Progetto Erasmus “European Culture” (PROGETTO CULTURALE EUROPEO 2021-1-FR01-KA220-SCH-000032613).

I coordinamenti dipartimentali del nostro istituto saranno incentrati sulla realizzazione di macro UDA (unità didattiche di apprendimento), partendo da una revisione o meglio un’integrazione del curricolo verticale di istituto, attraverso l’articolazione di contenuti e la declinazione di abilità, conoscenze e competenze in dimensione europea. Il documento “Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari” definisce, infatti, la cittadinanza “sfondo integratore” e “punto di riferimento di tutto il curricolo”.  Sarà cura dei docenti adattare i percorsi formativi, scegliendo obiettivi, metodologie, attività, all’interno delle sezioni del curricolo, per le classi e per i singoli alunni, personalizzando gli itinerari educativi e didattici in chiave europea.

L’itinerario scolastico, snodandosi nei due gradi di scuola caratterizzati ciascuno da una specifica identità educativa e professionale, sarà progressivo e unitario e consentirà la progettazione di un unico curricolo verticale europeo, facilitando il raccordo con la scuola secondaria di secondo grado.

Tra i risultati attesi nel corso della sperimentazione, che prenderà forma nel corrente anno scolastico, auspichiamo un accrescimento della consapevolezza dell’identità culturale dell’Unione europea di ciascun alunno, in quanto ognuno di noi vive e opera in una prospettiva transnazionale per la quale le competenze di cittadinanza acquistano una consistenza davvero rilevante.

Ed inoltre, tra gli obiettivi educativi e di apprendimento postulati vi sono: miglioramento delle competenze chiave degli allievi e rafforzamento degli apprendimenti linguistici; approfondimento della storia, della cultura, dei valori, delle istituzioni europee; conoscenza dell’evoluzione dell’identità europea attraverso l’arte, la musica e la cultura dei paesi dell’Unione; costruzione di una identità europea, valorizzazione del rapporto tra cittadinanza europea e sfera personale e professionale. Obiettivi che il nostro istituto antepone nella propria mission di istituto attraverso la promozione di certificazione di lingua inglese Cambridge, certificazione francese DELF, progetti Erasmus+, progetti e-twinning, attuazione del CLIL., certificazione ICDL.

La sperimentazione da attivare nel corso dell’anno scolastico proporrà azioni, strumenti e attività che sottendono metodologie centrate sullo studente. La didattica per competenze, attraverso l’approccio laboratoriale, permetterà la personalizzazione degli interventi, nel rispetto degli stili e dei ritmi di apprendimento di ciascuno.  L’utilizzo di format didattici, dispositivi e strumenti atti a trasformare uno spazio fisico in uno spazio virtuale favoriranno il processo di apprendimento. Grande enfasi sarà data alla competenza digitale, supportata da abilità di base nelle TIC, consistente nel saper utilizzare con dimestichezza, razionalità e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione, ma anche nel presentare e scambiare informazioni per comunicare e partecipare a reti (anche via web) collaborative (Raccomandazione del Parlamento Europeo in relazione alle competenze chiave per l’apprendimento permanente).

La sperimentazione è occasione di crescita professionale ed è opportunità di autoformazione per gli insegnanti coinvolti, grazie anche all’interazione con docenti di altri Paesi europei. Contenuti, metodologie di insegnamento, strumenti utilizzati nella sperimentazione, saranno oggetto di confronto, di scambio di esperienze, di condivisione didattica.

Crediamo in questa sfida in quanto fermamente convinti che occorra, dunque, dotare ciascun cittadino europeo di quel bagaglio di opportunità per dirsi effettivamente europeo e per operare, nel mondo dello studio, della ricerca, del lavoro, in un’ottica autenticamente europea, la quale comunque in nulla contraddice con quella del paese membro di origine.  D’altronde gli ambiti nei quali si esplica l’esercizio dei doveri/diritti nel confronto con le regole della legislazione comunitaria sono numerosi e per commisurarsi con tale realtà così complessa occorre formare un cittadino pienamente consapevole attraverso l’istruzione e l’educazione di un sistema scolastico che miri all’inclusione ed alla coesione sociale.